"Stiamo lavorando per mettere a punto il confronto con l’Italia sullo scambio di informazioni e rilanciare i rapporti. Useremo tutti i canali possibili per un incontro politico perché va bene chiarirsi sul piano tecnico ma è la politica che deve fissare i paletti di questo percorso". Così il Segretario di Stato per la giustizia riassume le valutazioni fatte in Congresso di Stato. "Stiamo prefigurando - anticipa - una serie di iniziative tenendo presenti due scenari: la conclusione della querelle con l’Italia ma anche uno sviluppo meno positivo. Il governo va avanti sulla strada della trasparenza, indipendentemente dalla trattativa con i vicini di casa". "L’opposizione - dice Augusto Casali - ha tenuto una posizione responsabile e manifestato la volontà di fare squadra per difendere la nostra sovranità. Nel prossimo Consiglio si avvierà un modo nuovo di affrontare i temi di politica estera, pur nel rispetto dei ruoli di maggioranza e opposizione. I due fronti, negli anni, si sono sempre fatti la guerra. L’esecutivo di turno forniva pochi elementi, la minoranza li strumentalizzava. Queste cose - dice Casali - devono cambiare. Se non ci le condizioni per arrivare a conclusioni positive in tempi rapidi - sottolinea - dovremo giocarci tutte le carte a disposizione. E qualcuna - afferma - ce l’abbiamo, perché possiamo rinunciare a tutto ma non alla nostra sovranità". Il Segretario alla giustizia non anticipa nulla, ma si sofferma sugli enormi ritardi interni nelle vie di accesso al mondo. Due di queste, dice, le teniamo chiuse. Sono l’aeroporto di Torraccia e la tv satellitare. Adesso dal governo arriva unità d’intenti. Entro l’anno saranno concluse le procedure burocratiche per l’aviosuperfice sammarinese, mentre con una cifra abbordabile, afferma Casali, si può acquistare lo spazio sulla piattaforma satellitare. Ci sono già incontri con l’Italia per il digitale terrestre ma, sottolinea, non sarà un cammino semplice e non risolverà il vero problema delle tv, che è quello del bacino d’utenza. San Marino deve poter far sentire la propria voce non solo all’Italia, ma all’Europa e al mondo. Intanto procede l’iter di approvazione della commissione mista per la collaborazione in materia di procedura penale, decisa insieme al ministro della giustizia italiano.
Sonia Tura
Sonia Tura
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