Si è discusso per ore, fino a sera inoltrata, ma il passo in avanti tanto atteso nelle trattative non è arrivato e l’Esecutivo non ha presentato un nuovo testo. Le Parti – Governo, sindacati e associazioni di categoria – restano insomma ancora molto distanti sui tre punti cruciali della trattativa: la flessibilità innanzitutto. Le organizzazioni dei lavoratori non accettano soprattutto il concetto di flessibilità settimanale. E poi l’allungamento del periodo di prova a 6 mesi per tutte le categorie, e il prolungamento del tempo determinato a 18 mesi. Altro scoglio è quello degli aumenti salariali. La proposta dell’1,5% è considerata irricevibile dalla CSU; ma su questo punto sembra esserci uno spazio – seppur risicato – per la trattativa.
Quanto al blocco delle tariffe il sindacato fa notare che – al momento – è previsto solo per l’anno 2009; con il rischio di un’impennata dei prezzi nei 12 mesi successivi. Una situazione di stallo insomma. Anche perché Carlo Giorgi, dell’ANIS, aveva affermato nei giorni scorsi che se il sindacato continuerà a seguire questa linea il Paese rischia una agonia pesante. Ancora non è stata decisa una data per il prossimo incontro; in questi giorni, comunque, dovrebbero proseguire i contatti informali tra le parti. Quel che è certo è che lunedì i sindacati discuteranno sugli esiti dei colloqui nell’attivo dei quadri già convocato. L’impressione è che sarà proprio la prossima settimana quella decisiva per avere un quadro chiaro della situazione.
Quanto al blocco delle tariffe il sindacato fa notare che – al momento – è previsto solo per l’anno 2009; con il rischio di un’impennata dei prezzi nei 12 mesi successivi. Una situazione di stallo insomma. Anche perché Carlo Giorgi, dell’ANIS, aveva affermato nei giorni scorsi che se il sindacato continuerà a seguire questa linea il Paese rischia una agonia pesante. Ancora non è stata decisa una data per il prossimo incontro; in questi giorni, comunque, dovrebbero proseguire i contatti informali tra le parti. Quel che è certo è che lunedì i sindacati discuteranno sugli esiti dei colloqui nell’attivo dei quadri già convocato. L’impressione è che sarà proprio la prossima settimana quella decisiva per avere un quadro chiaro della situazione.
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