Dopo la riunione della Direzione il partito socialista convoca Esecutivo e Gruppo Consiliare per un esame della situazione economica. Sul tavolo i dati forniti dal Programma Economico 2015. E il segretario Simone Celli ribadisce "grande preoccupazione" definendo da "allarme rosso" lo stato dei conti pubblici. Governo e maggioranza, dopo oltre un anno e mezzo dall’inizio della legislatura, hanno dimostrato di non riuscire ad invertire la tendenza negativa, commenta il segretario socialista, sottolineando come nonostante l’uscita dalla black-list e i provvedimenti per lo sviluppo, il declino continui rendendo il Paese sempre più povero. Il Governo annuncia, promette e rassicura, aggiunge Celli, senza però portare a casa risultati concreti. Per la situazione di precarietà dei conti pubblici si dovrebbe dichiarare lo stato di emergenza, afferma Celli, invece in maggioranza c’è chi sostiene di vedere la luce in fondo al tunnel. Dal partito socialista una valutazione senza appello sul futuro del Governo: “Deve andare a casa. L’esperienza di Bene Comune è finita”. Ma si è anche discusso di come portare avanti il progetto politico della “terza via”. Naufragata l’ipotesi di un Governo di Emergenza, il Ps annuncia un secondo ciclo di incontri dopo la pausa ferragostana per cominciare a delineare i confini di una possibile nuova coalizione. Prudente sui potenziali interlocutori, il Segretario Celli è invece molto chiaro sui punti che dovranno essere condivisi con le forze politiche chiamate al confronto. La “terza via” dovrà essere alternativa al gioco al massacro praticato da chi non vuole bene al nostro Paese - afferna - e all’immobilismo dell’attuale compagine di governo.
Riproduzione riservata ©