Rete e il Movimento Democratico San Marino insieme lanciano l'ultima chiamata a Civico 10, in vista della riunione di questa sera della Direzione del Psd e invitano il movimento a togliersi dagli schemi dei partiti.
Storicamente, afferma Matteo Zeppa, il Psd vive in una sorta di limbo che lo vede fare guerra alla Dc coalizzandosi con lei o contro di lei. Il rischio, afferma Federico Pedini Amati, è quello di dare vita ad alleanze con indirizzi extraparlamentari. Ecco perchè servono persone libere che condividano gli stessi programmi. I problemi, conferma, li conosciamo tutti, ma non possono risolverli i partiti che hanno portato il Paese in questa situazione.
Anche perchè, aggiunge Roberto Ciavatta soffermandosi sugli Npl, al loro interno ci sono persone che non vogliono fare emergere la propria situazione bancaria. Questa è la frontiera tra chi tenta di risolvere i problemi e chi ha tutto l'interesse a lasciarli coperti.
Se Civico 10 si unisse a una coalizione in cui non è parte determinante, sarebbe praticamente ininfluente, commenta Alessandro Rossi, ricordando il ruolo di Sinistra Unita nel governo del 2006. Per costruire un nuovo modello San Marino, aggiunge, bisogna coniugare la trasparenza con la fiducia.
Solo in campagna elettorale, ironizza Elena Tonnini, i partiti parlano di emergenza e responsabilità: noi lo facciamo da sempre. Le scaramucce politiche di questi giorni, dice, disegnano il vuoto. Per questo, a maggior ragione, serve l'unione di chi ha le mani libere ed è il momento di dire da che parte si sta. A tutti gli altri lasciamo la conta delle teste e le coalizioni improbabili. Noi lavoriamo per unire le persone perbene e isolare tutti quelli che, attraverso la politica, rappresentano interessi particolari.
Se Civico 10 si unisce a noi vinciamo di sicuro, sintetizza Roberto Ciavatta, se non viene vinciamo lo stesso.
Sonia Tura
Storicamente, afferma Matteo Zeppa, il Psd vive in una sorta di limbo che lo vede fare guerra alla Dc coalizzandosi con lei o contro di lei. Il rischio, afferma Federico Pedini Amati, è quello di dare vita ad alleanze con indirizzi extraparlamentari. Ecco perchè servono persone libere che condividano gli stessi programmi. I problemi, conferma, li conosciamo tutti, ma non possono risolverli i partiti che hanno portato il Paese in questa situazione.
Anche perchè, aggiunge Roberto Ciavatta soffermandosi sugli Npl, al loro interno ci sono persone che non vogliono fare emergere la propria situazione bancaria. Questa è la frontiera tra chi tenta di risolvere i problemi e chi ha tutto l'interesse a lasciarli coperti.
Se Civico 10 si unisse a una coalizione in cui non è parte determinante, sarebbe praticamente ininfluente, commenta Alessandro Rossi, ricordando il ruolo di Sinistra Unita nel governo del 2006. Per costruire un nuovo modello San Marino, aggiunge, bisogna coniugare la trasparenza con la fiducia.
Solo in campagna elettorale, ironizza Elena Tonnini, i partiti parlano di emergenza e responsabilità: noi lo facciamo da sempre. Le scaramucce politiche di questi giorni, dice, disegnano il vuoto. Per questo, a maggior ragione, serve l'unione di chi ha le mani libere ed è il momento di dire da che parte si sta. A tutti gli altri lasciamo la conta delle teste e le coalizioni improbabili. Noi lavoriamo per unire le persone perbene e isolare tutti quelli che, attraverso la politica, rappresentano interessi particolari.
Se Civico 10 si unisce a noi vinciamo di sicuro, sintetizza Roberto Ciavatta, se non viene vinciamo lo stesso.
Sonia Tura
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