27, complessivamente, le richieste che i sammarinesi hanno consegnato nelle mani della Reggenza e che i Capi di Stato sono impegnati a presentare, al Consiglio Grande e Generale, durante il semestre del loro mandato.
Accolta l’istanza che chiede di dichiarare nulla la penale inserita dagli istitutivi credito per l’estinzione anticipata dei mutui. Nonostante il parere contrario dell’esecutivo, il Consiglio l’ha approvata, mettendo in minoranza la coalizione di Governo. Respinta all’unanimità la richiesta di assegnare gli appalti pubblici a imprese con soci di maggioranza sammarinesi. No dell’aula anche all’ora di storia sammarinese per le scuole medie.
Per il resto tutte respinte le istanze d’Arengo discusse nella seduta notturna con una sola eccezione: la parificazione dello stato giuridico infermieristico a quello italiano, con l’adeguamento retributivo e la stabilizzazione degli infermieri ai fini dell’anzianità di servizio.
No all’ampliamento dei posti auto nei parcheggi, al divieto di ricorrere a consulenti esterni nella Pa, alla richiesta di installare dispenser per l’erogazione di detersivi e alimenti nei supermercati. No anche a un codice deontologico per le associazioni di categoria contro marchi e prodotti contraffatti e per sostituire i mezzi del settore pubblico con altri eco-compatibili. Ancora no alla richiesta di rilevare le presenze nella Pubblica amministrazione attraverso le impronte digitali.
Respinta, nonostante il parere favorevole espresso dal Segretario alla Cultura, anche l’istanza per la realizzazione di un centro polifunzionale a gestione pubblica.
Accolta invece la richiesta di adottare una legge a tutela della Capitale di San Marino e del suo centro storico, più che mai necessaria dopo l’inserimento del Titano nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità. 46 no e un solo voto a favore per l’ultima istanza d’Arengo che chiedeva di modificare la disciplina per la concessione dei permessi di soggiorno e delle residenze.
Il Governo ha poi presentato le linee strategiche di intervento per il sostegno all’occupazione e alla competitività delle imprese. “Il primo obiettivo - afferma il Segretario di Stato per il Lavoro Gian Marco Marcucci - resta quello della crescita ma - aggiunge - il rilancio dell’economia non deve realizzarsi disgiuntamente da quello della giustizia sociale”. Quindi salvaguardare la dignità delle persone che si trovano in difficoltà, stabilizzando le dinamiche del mercato del lavoro e tutelando la competitività del sistema economico. Si vogliono rivedere gli ammortizzatori sociali e i trattamenti erogati universalizzando le tutele.
Una attenzione speciale è riservata alle persone che per età, oltre i 50 anni, per genere – come le donne assenti dal lavoro per maternità o per esigenze di cura familiare – o che hanno una ridotta capacità professionale. Il governo ha programmato una serie di interventi. Si parte dalla riforma dell’indennità di disoccupazione.
Poi il riordino dell’indennità economica speciale, l’estensione alle imprese di servizio della cassa integrazione e della mobilità per i lavoratori in malattia da oltre 12 mesi, insieme alla regolamentazione del periodo massimo di assenza dal lavoro.
Quindi l’istituzione di “cooperative sociali per l’occupazione” e di “accordi aziendali di solidarietà”. Oltre 40 le richieste di parola per questo comma che verrà quindi concluso nella prossima sessione del Consiglio Grande e Generale.
Sonia Tura
Accolta l’istanza che chiede di dichiarare nulla la penale inserita dagli istitutivi credito per l’estinzione anticipata dei mutui. Nonostante il parere contrario dell’esecutivo, il Consiglio l’ha approvata, mettendo in minoranza la coalizione di Governo. Respinta all’unanimità la richiesta di assegnare gli appalti pubblici a imprese con soci di maggioranza sammarinesi. No dell’aula anche all’ora di storia sammarinese per le scuole medie.
Per il resto tutte respinte le istanze d’Arengo discusse nella seduta notturna con una sola eccezione: la parificazione dello stato giuridico infermieristico a quello italiano, con l’adeguamento retributivo e la stabilizzazione degli infermieri ai fini dell’anzianità di servizio.
No all’ampliamento dei posti auto nei parcheggi, al divieto di ricorrere a consulenti esterni nella Pa, alla richiesta di installare dispenser per l’erogazione di detersivi e alimenti nei supermercati. No anche a un codice deontologico per le associazioni di categoria contro marchi e prodotti contraffatti e per sostituire i mezzi del settore pubblico con altri eco-compatibili. Ancora no alla richiesta di rilevare le presenze nella Pubblica amministrazione attraverso le impronte digitali.
Respinta, nonostante il parere favorevole espresso dal Segretario alla Cultura, anche l’istanza per la realizzazione di un centro polifunzionale a gestione pubblica.
Accolta invece la richiesta di adottare una legge a tutela della Capitale di San Marino e del suo centro storico, più che mai necessaria dopo l’inserimento del Titano nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità. 46 no e un solo voto a favore per l’ultima istanza d’Arengo che chiedeva di modificare la disciplina per la concessione dei permessi di soggiorno e delle residenze.
Il Governo ha poi presentato le linee strategiche di intervento per il sostegno all’occupazione e alla competitività delle imprese. “Il primo obiettivo - afferma il Segretario di Stato per il Lavoro Gian Marco Marcucci - resta quello della crescita ma - aggiunge - il rilancio dell’economia non deve realizzarsi disgiuntamente da quello della giustizia sociale”. Quindi salvaguardare la dignità delle persone che si trovano in difficoltà, stabilizzando le dinamiche del mercato del lavoro e tutelando la competitività del sistema economico. Si vogliono rivedere gli ammortizzatori sociali e i trattamenti erogati universalizzando le tutele.
Una attenzione speciale è riservata alle persone che per età, oltre i 50 anni, per genere – come le donne assenti dal lavoro per maternità o per esigenze di cura familiare – o che hanno una ridotta capacità professionale. Il governo ha programmato una serie di interventi. Si parte dalla riforma dell’indennità di disoccupazione.
Poi il riordino dell’indennità economica speciale, l’estensione alle imprese di servizio della cassa integrazione e della mobilità per i lavoratori in malattia da oltre 12 mesi, insieme alla regolamentazione del periodo massimo di assenza dal lavoro.
Quindi l’istituzione di “cooperative sociali per l’occupazione” e di “accordi aziendali di solidarietà”. Oltre 40 le richieste di parola per questo comma che verrà quindi concluso nella prossima sessione del Consiglio Grande e Generale.
Sonia Tura
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