Gravi problemi economici, di disoccupazione, e nessuna prospettiva di rilancio. Per l'Upr è il momento di cambiare, iniziando magari dal tavolo dell'Iva sammarinese.
Un primo dato che secondo l'Unione per la Repubblica è indicativo della recessione che ancora colpisce San Marino arriva dalle delibere del congresso di Stato.
Un tavolo di confronto dunque, che Upr e Partito Socialista, sostenitori della cosiddetta “terza via”, vorrebbero far partire subito. Anche perché, sottolinea il capogruppo William Giardi, i dati delle Finanze non sono confortanti, calo del 62% in 5 anni per l'andamento dei depositi, e nemmeno l'uscita dalla black list ha prodotto risultati. “In queste condizioni – ha concluso – speriamo che le elezioni siano davvero dietro l'angolo”. Nicola Selva interviene anche sul caso del cosiddetto “Re del lusso”: “Non si poteva fare qualche verifica preventiva? - si chiede – Anche sul centro storico il passo indietro della segreteria al Turismo, in piena stagione, ha creato confusione e imbarazzo. Senza contare il nuovo direttore dell'Iss, ci chiediamo perché non si potesse trovare una figura professionale sammarinese. Una volta si veniva qui per i prezzi vantaggiosi – ha poi concluso avanzando quella che ha definito provocazione – perché non iniziare dai carburanti? Un euro, prezzo competitivo senza sconti di sorta. Concludiamo accordi con l'Italia per tutto, iniziamo da qui”.
Un primo dato che secondo l'Unione per la Repubblica è indicativo della recessione che ancora colpisce San Marino arriva dalle delibere del congresso di Stato.
Un tavolo di confronto dunque, che Upr e Partito Socialista, sostenitori della cosiddetta “terza via”, vorrebbero far partire subito. Anche perché, sottolinea il capogruppo William Giardi, i dati delle Finanze non sono confortanti, calo del 62% in 5 anni per l'andamento dei depositi, e nemmeno l'uscita dalla black list ha prodotto risultati. “In queste condizioni – ha concluso – speriamo che le elezioni siano davvero dietro l'angolo”. Nicola Selva interviene anche sul caso del cosiddetto “Re del lusso”: “Non si poteva fare qualche verifica preventiva? - si chiede – Anche sul centro storico il passo indietro della segreteria al Turismo, in piena stagione, ha creato confusione e imbarazzo. Senza contare il nuovo direttore dell'Iss, ci chiediamo perché non si potesse trovare una figura professionale sammarinese. Una volta si veniva qui per i prezzi vantaggiosi – ha poi concluso avanzando quella che ha definito provocazione – perché non iniziare dai carburanti? Un euro, prezzo competitivo senza sconti di sorta. Concludiamo accordi con l'Italia per tutto, iniziamo da qui”.
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