Contro la riforma tributaria si profila un patto d'acciaio tra sindacati e partiti di opposizione. Tra questi l'Unione per la Repubblica, da subito contro il progetto di legge portato in prima lettura a luglio e su cui, scrive l'Upr, le forze sociali rilanciano la mobilitazione generale. L'atto finale della protesta potrebbe essere un nuovo sciopero generale, accompagnato da "una forte opposizione consigliare". D''altronde, si legge nella nota, "il ricorso all'aggressività fiscale è insostenibile". Alle tasse introdotte durante la scorsa legislatura si è aggiunta la patrimoniale, mentre "sull'introduzione del sistema Iva è calato il silenzio. Stessa cosa sul quoziente famigliare". Di fronte a scelte minime per ripartire, conclude la nota, come giochi, condono edilizio, liberalizzazioni, gestione dei rifiuti e un serio pacchetto d'interventi per aprire il nostro sistema a partire da quello commerciale, il governo dice di no o che, al massimo, è già tutto previsto".
Anche Civico 10 torna a contestate la riforma fiscale e chiede che le imposte per le attività economiche vadano ulteriormente abbassate ma anche che quelle poche tasse vadano pagate combattendo con tutti gli strumenti possibili l'evasione fiscale. “Per questo – anticipano – faremo proposte di emendamento per rendere concreti i principi di equità e di accertamento finora solo enunciati”.
Anche Civico 10 torna a contestate la riforma fiscale e chiede che le imposte per le attività economiche vadano ulteriormente abbassate ma anche che quelle poche tasse vadano pagate combattendo con tutti gli strumenti possibili l'evasione fiscale. “Per questo – anticipano – faremo proposte di emendamento per rendere concreti i principi di equità e di accertamento finora solo enunciati”.
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