Ad Indaco prosegue un confronto che, parallelamente, vede le parti al tavolo. Il Segretario alle Finanze ribadisce l'obiettivo di una gestione dei conti prudente e rigorosa e assicura che la patrimoniale non verrà riproposta nel 2019. Per raggiungere il pareggio di bilancio servono 50 milioni, cifra comprensiva degli interessi per l'intervento su Carisp. Al pareggio si aggiunge l'ipotesi di indebitamento. Consapevoli dei sacrifici, le associazioni datoriali tornano a chiedere chiarezza sul rilancio.
“E' facile tassare” – dice Andreina Bartolini - “ altrettanto facile la contrazione dei consumi”. La chiave di volta è quindi capire dove finiranno le risorse. “Un aumento delle imposte non favorisce l'economia se non è finalizzato agli investimenti”, spiega la neo presidente dell'Osla Monica Bollini, alla sua prima uscita pubblica. E le aziende sammarinesi rischiano di perdere la sfida della concorrenza con un'Italia che guarda alla riduzione delle imposte. L'indebitamento – risponde Celli – è finalizzato alla stabilizzazione del sistema bancario e al suo rilancio. “E' l'investimento più importante dello Stato”, affinché le banche possano tornare a supportare il tessuto economico e sociale attraverso la leva del credito. “ Si corre però il rischio – afferma Pio Ugolini dell'Unas – di tralasciare le imprese. Senza di loro – avverte – non c'è occupazione né ricchezza”. Si guarda alla spending review e - dati del bilancio alla mano – alle uscite dell'Ufficio tributario che superano di 80 milioni le entrate. Gianluca Montanari della Cdls dice però no ai tagli a lavoratori e pensionati, “ hanno già dato abbastanza”. Si accende quindi il dibattito sulla riforma IGR, con il segretario che invita al confronto, in cerca dell'equilibrio. Si parla anche di evasione. L'Anis guarda ai dati della Commissione per il monitoraggio della fiscalità: “oltre il 40% delle imprese dichiara una perdita di esercizio per un ammontare, nel 2015, di 160 milioni di euro. “Prima di andare ad incidere sulle imprese che fanno la loro parte – consiglia Vagnini – accerterei quei dati, tanto più che da una ricerca degli industriali emerge che il 6% di un campione di 205 aziende versa il 40% delle imposte totali”.
MF
“E' facile tassare” – dice Andreina Bartolini - “ altrettanto facile la contrazione dei consumi”. La chiave di volta è quindi capire dove finiranno le risorse. “Un aumento delle imposte non favorisce l'economia se non è finalizzato agli investimenti”, spiega la neo presidente dell'Osla Monica Bollini, alla sua prima uscita pubblica. E le aziende sammarinesi rischiano di perdere la sfida della concorrenza con un'Italia che guarda alla riduzione delle imposte. L'indebitamento – risponde Celli – è finalizzato alla stabilizzazione del sistema bancario e al suo rilancio. “E' l'investimento più importante dello Stato”, affinché le banche possano tornare a supportare il tessuto economico e sociale attraverso la leva del credito. “ Si corre però il rischio – afferma Pio Ugolini dell'Unas – di tralasciare le imprese. Senza di loro – avverte – non c'è occupazione né ricchezza”. Si guarda alla spending review e - dati del bilancio alla mano – alle uscite dell'Ufficio tributario che superano di 80 milioni le entrate. Gianluca Montanari della Cdls dice però no ai tagli a lavoratori e pensionati, “ hanno già dato abbastanza”. Si accende quindi il dibattito sulla riforma IGR, con il segretario che invita al confronto, in cerca dell'equilibrio. Si parla anche di evasione. L'Anis guarda ai dati della Commissione per il monitoraggio della fiscalità: “oltre il 40% delle imprese dichiara una perdita di esercizio per un ammontare, nel 2015, di 160 milioni di euro. “Prima di andare ad incidere sulle imprese che fanno la loro parte – consiglia Vagnini – accerterei quei dati, tanto più che da una ricerca degli industriali emerge che il 6% di un campione di 205 aziende versa il 40% delle imposte totali”.
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