E’ il Segretario agli esteri ad aprire i lavori del Consiglio Grande e Generale chiedendo all’Aula di prendere le distanze dall’”inaudita violenza” dell’Isis. Parte dall’Ucraina, Pasquale Valentini, per raccontare una crisi che si sta aggravando. Quella che poteva sembrare una guerra civile, sta diventando un momento di tensione forte tra Russia e Ucraina e nelle ultime ore questo ha rimesso in moto l’alleanza Nato. Domani è previsto un vertice per prendere contromisure nei confronti della Federazione russa. Sappiamo, ricorda il Segretario agli esteri, che molte azioni in questo senso non sono andate a buon fine: l’ iniziativa Osce è stata tarpata nelle intenzioni, mentre sono molte le misure restrittive adottate dall’Unione Europea. Preoccupanti, prosegue Valentini, le dichiarazioni del ministro Mogherini quando dice che al momento i rapporti tra Ue e federazione Russa sono difficili e parla di congelamento, nell’attesa di arrivare a riprendere un dialogo che è indispensabile sul piano politico ed economico. Altra situazione complessa è quella dell’Iraq. Di fronte alla barbarie nei confronti di civili inermi la prima cosa da fare, prosegue Valentini, è la denuncia dell’assoluta inammissibilità della violenza. Tutte le organizzazioni politiche devono prendere le distanze da questo modo di intendere l’azione politica così come le autorità religiose delle principali religioni devono condannare l’ uso distorto della religione fatto per incutere terrore e violenza nelle popolazioni. Come governo, conclude il Segretario agli esteri, abbiamo condiviso l’intervento umanitario per sostenere i profughi e le vittime dell’Isis, ma credo sia importante una posizione del Consiglio per prendere le distanze da queste inaudite violenze.
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