Mentre il confronto prosegue – fra Governo e le parti, ma anche all'interno del Congresso di Stato, per trovare una sintesi fra le esigenze delle varie realtà rappresentate – si dettagliano i contorni dei nuovi provvedimenti che andranno a gestire la cosiddetta Fase2. Un indirizzo generale: “Sarà un decreto snello, riducendo al minimo i vincoli legati alle pratiche e alla burocrazia” – così anticipa il segretario alla Sanità, Roberto Ciavatta. Mentre enuncia lo spirito dei provvedimenti - vale a dire, garantire un nuovo corso, che renda davvero l'idea di aver superato la Fase1, che dia spazi di manovra e mobilità - esplicita in maniera chiara due obiettivi: “Riaprire davvero, e quante più attività possibile – tranne alcune per le quali sarà necessaria maggiore cautela - con regole certe e rigide, ma valide per tutti, nella priorità di garantire sicurezza”.
“Distanziamento sociale” torna come parola d'ordine, nella consapevolezza di dover emettere indicazioni “quanto prima – dice Ciavatta – per consentire, soprattutto alle attività produttive, di organizzarsi sulle modalità di ripresa del ciclo lavorativo”. Mentre si è all'opera, in parallelo, per definire un secondo provvedimento che riguarderà misure di sostegno all'occupazione e ammortizzatori sociali, resta aperto il capitolo mobilità, non solo interna, quanto piuttosto verso fuori confine. “Sono attivi tutti i canali formali e congiunti con Emilia-Romagna e Marche e con Roma – spiega Ciavatta - perché si possa, almeno in una prima fase che andrà dal 5 al 17 maggio, poter entrare in territorio italiano almeno per visite ai parenti o per raggiungere una seconda proprietà”.
Capitolo dunque ancora aperto, considerando che nello stesso territorio italiano gli spostamenti per motivi che non siano di necessità, di lavoro o di salute sono davvero limitati alle visite ai familiari – o congiunti che dir si voglia – e all'interno del medesimo territorio regionale. Resta comunque l'invito alla pazienza: per fare una passeggiata in Riviera bisognerà forse attendere, così come per andare a fare spesa in un centro commerciale del riminese, “occasione – suggerisce lo stesso Ciavatta – per passeggiare in territorio e comprare nei nostri esercizi, incrementando così anche i consumi interni”.