Logo San Marino RTV

Al via le consultazioni: PDCS incontra il PSD

1 lug 2006
Al via le consultazioni: PDCS incontra il PSD
Ottenuto il mandato esplorativo, per la DC è stato il giorno del confronto, delle verifiche, degli approfondimenti, dapprima sul piano interno, con la riunione della Direzione, poi su quello esterno, con il Partito dei Socialisti e dei Democratici, considerato il più papabile per l’alleanza di Governo e con cui il PDCS ritiene possibile l’intesa per una coalizione. 'Questa nuova legislatura dovrà essere segnata dalla stabilità' - ha detto il Segretario, Pier Marino Menicucci. Un concetto ribadito ai membri della direzione, ricordando che per questo risultato serve un governo forte e coeso, che duri l’intera legislatura e sappia dare risposte concrete ai cittadini, restituire fiducia agli operatori economici, garantire un forte stato sociale, migliorare, in definitiva, la qualità della vita in Repubblica. 'L’impegno – ha spiegato – è consegnare ai cittadini, fra 5 anni, un Paese migliore. Per questo – ha aggiunto – servono maggioranze stabili, forti e politicamente compatte'. Se n’è parlato nel primo confronto per le consultazioni, che oltre ad affrontare le linee politiche è servito anche a chiarire le tensioni fra i due partiti manifestate poco prima delle elezioni. La delegazione del PSD ha presentato un documento nel quale sono tracciate, in 14 punti, le politiche del futuro governo, fra le quali il metodo di governo, la riforma della legge elettorale, la Carta Costituzionale, l’ammodernamento della pubblica amministrazione, la collocazione di San Marino sulla scena internazionale. Lunedì il dialogo si allargherà alle altre forze politiche, con un fitto calendario di consultazioni che impegnerà la delegazione democristiana. La Reggenza ha fissato per le 13 di martedì il termine ultimo per il riferimento sull’esito dei colloqui e Menicucci dovrà dire ai Capi di Stato se abbia ravvisato le condizioni per sciogliere la riserva o chiedere, eventualmente, una proroga di mandato. Intanto il PSD mette in campo il suo “contromandato”, contestualmente alle consultazioni ufficiali: i Socialisti e Democratici terranno infatti incontri politici paralleli, in particolare con quelle forze che hanno dimostrato una maggiore vicinanza.

Riproduzione riservata ©