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Vicenda casinò: la posizione di AP

3 ago 2006
Vicenda casinò: la posizione di AP
Alleanza Popolare torna sulle polemiche del casinò e sull’ordine del giorno che approva la commissione d’inchiesta. 'Le accuse della DC - spiega il coordinatore, Mario Venturini - sono partite dalla convinzione che la maggioranza abbia espresso la volontà di fare il Casinò. Così non è, non è scritto nel programma di governo perché questa non è l’intenzione. La maggioranza – evidenzia Venturini – ha semplicemente voluto togliere la questione dal sottobosco della clandestinità e portarla alla luce del sole'. Una svolta netta, un percorso chiaro. 'Ad AP, sostengono i vertici del movimento, l’idea di una casa da gioco non piace affatto, ma abbiamo indicato che la decisione finale spetterà solo ai cittadini. Se qualcuno in passato ha accarezzato l’idea del casinò non siamo noi'. Alleanza Popolare punta in dito contro la Democrazia Cristiana e ricorda di aver appreso solo nei giorni scorsi che alla fine degli anni '80 ci fu una trattativa segreta con Giulio Andreotti, condotta all’insaputa del Consiglio e del Governo, 'nel 2000 – aggiunge – fu il Segretario della DC a dichiarare, alla Festa dell’Amicizia, che il Casinò non era più un tabù, poi – prosegue Roberto Giorgetti – ci fu la vicenda dell’albergone di Murata e la questione della Giochi San Marino. Tutto questo – dichiara – stride con le affermazioni dell’altro giorno in Consiglio'. Poi una riflessione sul documento adottato dal Consiglio e le accuse lanciate in aula. 'Un impianto accusatorio debole – lo definisce Fernando Bindi – tuttavia, ci siamo fatti carco di una richiesta di chiarezza e abbiamo presentato l’ordine del giorno che è stato approvato'. 'Ma attenzione – tuona Venturini – non è affatto il frutto di una mediazione, ma il testo della maggioranza con qualche correzione marginale, ben diverso da quello che aveva presentato la DC'. 'Se l’obiettivo era quello di mettere in crisi quelle forze che avevano dimostrato interesse per la maggioranza – dichiara Bindi – allora non è riuscito'. 'E’ singolare poi – aggiunge il capogruppo di AP – che fino a poco prima la DC avesse definito il governo con il PSD, come l’unica strada possibile e proprio mentre si forma un nuovo governo mette in guardia noi e Sinistra Unita, affermando che stavamo per fare il governo con dei banditi. E’ una evidente incongruenza, segno di un partito in confusione'.

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