E’ uno scontro che sembra andare ben oltre gli screzi fra due vertici di organismi dello stato e che si sta trasferendo sul piano politico, dopo le interpellanze presentate da due gruppi consiliari, quello dei Socialisti e Democratici e quello dei Socialisti Riformisti, ma la cosa, a quanto trapela, preoccuperebbe altre forze politiche. I due interessati non parlano, nessuno di loro rilascia dichiarazioni o dimostra disponibilità a raccontare come si sono svolti i fatti, del resto il loro stesso ruolo impone il vincolo della riservatezza e non possiamo che rispettarlo. Le indiscrezioni parlano di toni accesi e di minacce, di parole grosse, insomma, volate tra il coordinatore delle forze di Polizia, Sabato Riccio e il Comandante della Gendarmeria, Achille Zechini. Tutto parte dalla richiesta di trasmissione degli ordini di servizio, che devono restare riservati per il colonnello mentre il coordinatore li ritiene indispensabili per una migliore gestione. E’ qui che si consumerebbe non solo uno scontro personale ma una questione fondamentale di ruoli; una distinzione precisa e determinante sulla differenza fra coordinamento e controllo, fra la collaborazione organizzativa e l’effettivo comando. C’è poi la questione dell’opportunità che terze persone possano conoscere in anticipo le mosse delle forze dell’ordine, come sottolineano i socialriformisti nella loro interpellanza. Insomma la questione rischia di trasformarsi in un bel ginepraio per chi ha la responsabilità politica. Il Segretario agli Esteri, Antonella Mularoni ha voluto incontrare oggi il corpo della Gendarmeria, una visita programmata da tempo che ha consentito di conoscere meglio gli uomini impegnati nei vari uffici. Ad accompagnarla il Comandante, Achille Zechini. Il Segretario, che si è intrattenuto anche a colloquio con il direttore degli Uffici Interpol di San Marino, Maurizio Faraone, ha trovato un clima di serenità e di compattezza, come già verificato qualche settimana fa nell’incontro con una delegazione di Gendarmi. Sulla frattura il responsabile politico della Gendarmeria evita di entrare nelle questioni personali ma auspica che si trovino presto le condizioni per sanarla e che questa non incida sul lavoro di ognuno. “Mi auguro – ci ha dichiarato – che possa presto essere ricomposta e, ovviamente, che non vada a pregiudicare l’attività delle forze dell’ordine”. Alle interpellanze Antonella Mularoni risponderà nella sessione consiliare di giugno, così come prevedono i tempi parlamentari”.
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