In casa Psd e Libera si lavora per ricucire i rapporti dopo le tensioni. Di recente, come confermano fonti politiche, un incontro dai toni accesi tra i due alleati. Per alcuni il segnale di una rottura definitiva. Ma, in base a quanto si apprende nelle ultime ore, una nuova pace potrebbe arrivare. Il condizionale è d'obbligo in una fase di pre-campagna elettorale fatta di colpi di scena. Sia da Libera che dal Psd parole di conciliazione.
Il partito guidato da Matteo Ciacci rimarca l'opportunità di riunire i progressisti tutti dalla stessa parte ed esorta a lavorare sui temi concreti e non sui “destini delle singole persone”. “Siamo in una fase di chiarimento che dovrà chiudersi in tempi rapidi”, confermano i socialisti e democratici. Per il Psd la legge elettorale rende complessa la fase delle alleanze, a discapito, in sostanza, dei programmi, almeno in questo istante.
Dall'altra parte, confermata l'intesa tra Democrazia Cristiana e Alleanza Riformista. Il Pdcs prosegue nei confronti con diversi partiti. C'è attesa per la Direzione di martedì 9 aprile sera dalla quale potrebbero emergere novità. La stessa Alleanza Riformista rassicura, spiega che si sta lavorando ai programmi e ribadisce l'opportunità della grossa coalizione.
Il resto dello scenario politico è composto da forze che correranno probabilmente da sole, anche se alcune lasciano aperta l'ipotesi apparentamenti. Rete si presenterà in solitaria, sta elaborando “proposte concrete” e non risparmia frecciate ad alcune forze di centro-sinistra al cui interno, rimarca, “si pensa solo a come arrivare al Governo”. Anche Domani Motus Liberi ribadisce la volontà di concentrarsi su se stessi e lavorare in modo serio. “É necessario dare un messaggio di stabilità”, afferma Dml che non esclude, comunque, potenziali intese se “valide”. Repubblica Futura è impegnata nel programma e promette “sorprese” per le candidature. Chi esclude a priori intese con la Dc è Demos: neo forza politica che invoca un cambio di rotta per il Paese e anticipa “proposte serie”.