Non si placa l’eco delle polemiche legate al presunto voto di scambio. La consulta dei sammarinesi residenti all’estero non ha gradito alcuni toni usati: “Noi condanniamo fermamente ogni tipo di corruzione - scrive la Presidenza in un documento – e pensiamo chela magistratura debba fare chiarezza su eventuali episodi che danneggiano in primo luogo l’immagine di tutti i cittadini che risiedono all’estero. Avevamo rivolto un appello a tutti – prosegue la consulta – perché esercitassero il loro diritto/dovere di voto, “con sacrificio di tempo e di denaro” quindi chiaramente a loro spese. Non abbiamo modo di pensare che gli iscritti alle nostre comunità si siano comportati diversamente, ma se qualcuno ha prove del contrario, le renda pubbliche e la magistratura persegua chi ha sbagliato. Quello che più ci amareggia – aggiunge l’Ufficio di Presidenza della Consulta – è che eventuali comportamenti scorretti di alcuni vengano strumentalizzati per criminalizzare tutti i sammarinesi residenti all’estero. Chi viene a votare da fuori, correttamente e a proprie spese, non condiziona ma partecipa ed esercita un proprio diritto'. Infine, un ulteriore invito ad istituire il voto a distanza, come forma di partecipazione più adeguata, e un rimprovero alle forze politiche in generale per quella che leggono come una resistenza ad adottare un tale sistema già in uso nella maggior parte dei paesi europei.
Riproduzione riservata ©