La settimana appena trascorsa ci ha regalato una serie di provvedimenti iniqui licenziati dal governo di Bene Comune, primo fra tutti il condono fiscale, generato dalla necessità di fare cassa da parte di un governo che, pur essendo alla frutta, spreca ancora tante risorse comuni, senza peraltro generare gli impulsi necessari per ridare slancio all’economia sammarinese. Un provvedimento assurdo, che lo stesso PSD condannava come immorale solo 4 anni fa, quando era all’opposizione, e che prevede una sanatoria persino per chi è già stato “pizzicato” dal fisco e si trova già sotto accertamento o addirittura davanti alla giustizia ordinaria e che potrà così usufruire di un cospicuo sconto rispetto a quanto avrebbe dovuto pagare per non avere fatto il suo dovere evadendo imposte a danno della collettività. Dopo il condono del 2010 infatti, un ulteriore regalo viene concesso a chi ha fatto il furbo, dietro il comodo paravento del passaggio ad un nuovo regime di accertamento che non per questo può consentire di dare un colpo di spugna di così larga entità.
In questa sessione consiliare, inoltre, l’esecutivo è riuscito a produrre altre perle respingendo le istanze d’Arengo che chiedevano venisse almeno depenalizzato l’aborto anche a San Marino, così come avviene nella quasi totalità dei Paesi Europei, e la possibilità per le coppie dello stesso sesso, di vedere riconosciuto in Repubblica il matrimonio regolarmente contratto all’estero.
Istanze bocciate dalla maggioranza conservatrice che occupa le poltrone del Consiglio, che non trova niente di meglio che rifugiarsi dietro a due ordini del giorno “farsa” che di fatto si limitano ad una generica discussione senza assumersi impegni precisi in tal senso. Per quanto riguarda l’aborto, infatti, si dichiara di volere mantenere la punibilità penale per la donna che intende interrompere la gravidanza, a meno che non decida di arrangiarsi rivolgendosi fuori territorio. In altre parole è sufficiente che il “reato” non venga commesso a San Marino e tutto va bene! Un vero capolavoro di ipocrisia giocato sulla pelle delle donne di cui lo Stato continuerà a fregarsene abbandonandole al loro destino.
Ma la questione fondamentale, della quale le forze politiche e sociali della Repubblica dovranno occuparsi nei prossimi giorni, è quella di quanta legittimità possa ancora godere questo esecutivo, visto che le indagini in corso hanno portato agli arresti di alcuni esponenti politici che sono stati i “big” dei due partiti maggiori attualmente al governo. Oltre ad una serie di accuse che fanno ben capire come costoro abusassero delle loro posizioni di potere per il loro arricchimento personale, gli inquirenti stanno facendo emergere una imponente rete di corruzione volta ad aiutare una serie di personaggi collaterali alla politica, e che la diffusa opera di riciclaggio messa in atto da quella che i magistrati definiscono “associazione a delinquere” era in parte finalizzala ad alimentare il cosiddetto voto di scambio. Quanti personaggi politici ancora oggi all’interno dei partiti ne hanno goduto? E se uno o più personaggi all’interno dell’attuale governo ha usufruito del voto di scambio è giusto che questo esecutivo possa ancora governare il Paese, o non è il caso di parlare di alterazione dei valori della Democrazia e quindi di altro tradimento nei confronti della Repubblica, ricordando che le elezioni sono state vinte dall’attuale maggioranza per una manciata di voti?
Sono domande legittime che devono trovare adeguate risposte.
Comunicato stampa di Sinistra Unita
In questa sessione consiliare, inoltre, l’esecutivo è riuscito a produrre altre perle respingendo le istanze d’Arengo che chiedevano venisse almeno depenalizzato l’aborto anche a San Marino, così come avviene nella quasi totalità dei Paesi Europei, e la possibilità per le coppie dello stesso sesso, di vedere riconosciuto in Repubblica il matrimonio regolarmente contratto all’estero.
Istanze bocciate dalla maggioranza conservatrice che occupa le poltrone del Consiglio, che non trova niente di meglio che rifugiarsi dietro a due ordini del giorno “farsa” che di fatto si limitano ad una generica discussione senza assumersi impegni precisi in tal senso. Per quanto riguarda l’aborto, infatti, si dichiara di volere mantenere la punibilità penale per la donna che intende interrompere la gravidanza, a meno che non decida di arrangiarsi rivolgendosi fuori territorio. In altre parole è sufficiente che il “reato” non venga commesso a San Marino e tutto va bene! Un vero capolavoro di ipocrisia giocato sulla pelle delle donne di cui lo Stato continuerà a fregarsene abbandonandole al loro destino.
Ma la questione fondamentale, della quale le forze politiche e sociali della Repubblica dovranno occuparsi nei prossimi giorni, è quella di quanta legittimità possa ancora godere questo esecutivo, visto che le indagini in corso hanno portato agli arresti di alcuni esponenti politici che sono stati i “big” dei due partiti maggiori attualmente al governo. Oltre ad una serie di accuse che fanno ben capire come costoro abusassero delle loro posizioni di potere per il loro arricchimento personale, gli inquirenti stanno facendo emergere una imponente rete di corruzione volta ad aiutare una serie di personaggi collaterali alla politica, e che la diffusa opera di riciclaggio messa in atto da quella che i magistrati definiscono “associazione a delinquere” era in parte finalizzala ad alimentare il cosiddetto voto di scambio. Quanti personaggi politici ancora oggi all’interno dei partiti ne hanno goduto? E se uno o più personaggi all’interno dell’attuale governo ha usufruito del voto di scambio è giusto che questo esecutivo possa ancora governare il Paese, o non è il caso di parlare di alterazione dei valori della Democrazia e quindi di altro tradimento nei confronti della Repubblica, ricordando che le elezioni sono state vinte dall’attuale maggioranza per una manciata di voti?
Sono domande legittime che devono trovare adeguate risposte.
Comunicato stampa di Sinistra Unita
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