“Conoscere anticipatamente dove sta andando l'impresa per noi è molto importante perché saremo in grado di formare chi servirà per il futuro”. Parola di Milena Gasperoni, direttore del Cfp. Ed è proprio sui fabbisogni formativi ed occupazionali che si concentra il questionario inviato per la prima volta on line alle imprese sammarinesi con risposta automatica. Uno strumento utile al Cfp per programmare l'attività e migliorare i corsi; agli studenti per investire sulla propria formazione, “e a noi come decisori politici – aggiunge il Segretario al Lavoro – di capire al meglio quali possono essere le aree su cui investire in termini di corsi di formazione”. La buona risposta offre una fotografia chiara delle esigenze e segue – precisa Giorgio Chiaruzzi – il trend europeo. "C'è tutto un potenziale che andrà ricoperto". Sono cambiate le esigenze di mercato, si cercano figure professionali specifiche come impiegati tecnici, operai specializzati, addetti commerciali. Si affacciano però anche nuove richieste: addetti marketing, web marketing e social media, gestione dei rapporti con il pubblico, conoscenza delle lingue straniere. Competenze trasversali, applicabili a vari impieghi. "La Segreteria vuole valorizzare il Cfp – aggiunge Stefano Ciacci – superare l'idea che sia una scuola di serie B". Si incrementano i corsi e se ne affacciano di nuovi.
“In base a queste risultanze – aggiunge la Gasperoni – abbiamo organizzato una programmazione di corsi sia di primo che di secondo livello che cercano di dare quelle competenze che le aziende richiedono”. Dal questionario emerge anche uno scarso investimento delle aziende sulla formazione, fatta eccezione per i corsi obbligatori. “Le scelte compiute sulla liberalizzazione del mercato e di incentivi all'occupazione interna – dice Zafferani - servono anche a facilitare percorsi formativi interni alle aziende, affinché investano nella crescita del lavoratore sammarinese e residente”. La Csu dice no a ricette pasticciate, critica la liberalizzazione delle assunzioni dei frontalieri. Meglio sciogliere – scrivono in una nota i Segretari della Federindustria – il nodo della stabilizzazione. “Visione diversa del sistema – commenta Zafferani – che per noi deve essere meno discrezionale, meno burocratico, più semplice e più certo”. Si sta ragionando su soluzioni concrete, il Segretario al Lavoro non si sbilancia su eventuali modifiche ma “la filosofia – afferma – rimane quella di un sistema certo, non discrezionale, che favorisca l'assunzione di lavoratori sammarinesi o residenti con incentivi importanti”.
MF
“In base a queste risultanze – aggiunge la Gasperoni – abbiamo organizzato una programmazione di corsi sia di primo che di secondo livello che cercano di dare quelle competenze che le aziende richiedono”. Dal questionario emerge anche uno scarso investimento delle aziende sulla formazione, fatta eccezione per i corsi obbligatori. “Le scelte compiute sulla liberalizzazione del mercato e di incentivi all'occupazione interna – dice Zafferani - servono anche a facilitare percorsi formativi interni alle aziende, affinché investano nella crescita del lavoratore sammarinese e residente”. La Csu dice no a ricette pasticciate, critica la liberalizzazione delle assunzioni dei frontalieri. Meglio sciogliere – scrivono in una nota i Segretari della Federindustria – il nodo della stabilizzazione. “Visione diversa del sistema – commenta Zafferani – che per noi deve essere meno discrezionale, meno burocratico, più semplice e più certo”. Si sta ragionando su soluzioni concrete, il Segretario al Lavoro non si sbilancia su eventuali modifiche ma “la filosofia – afferma – rimane quella di un sistema certo, non discrezionale, che favorisca l'assunzione di lavoratori sammarinesi o residenti con incentivi importanti”.
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