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30 anni fa i Pink Floyd a Venezia

Il 15 Luglio 1989 davanti a 200mila spettatori su di una piattaforma galleggiante montata di fronte a Piazza San Marco

di Mirco Zani
16 lug 2019

I Pink Floyd di David Gilmour, Nick Mason e Rick Wright (Roger Waters se ne era andato) misero in scena un concerto gratuito su una piattaforma galleggiante. Un evento indimenticabile, che la città lagunare però non seppe gestire al meglio. Fu il concerto che chiudeva il tour italiano della band e loro scelsero la bella Venezia per chiudere alla grande e proprio il  il 15 luglio, giorno del Redentore. "Follia pura. Roba che l’Home Venice al confronto sembra la Sagra della Ranocchia di Casal Bernocchi, ma loro erano i Pink Floyd e pur di stupire il loro pubblico integrarono di tasca loro il costo dell'evento.

Caratteristica della band nei loro concerti da sempre è stata quella di esibirsi in spazi ampi ma prestigiosi, per loro il "contenitore" deve essere parte integrante della scenografia. L'Italia sotto questo punto di vista ha sempre offerto  sfondi davvero suggestivi basti pensare a Pompei nel 1971, che dire poi di Cinecittà nel 1994. E nel '89 la scelta cadde su Venezia, per la magia che possiede, location speciale che la band cercava. Avendo in mente proprio di esaltare la città e di fare un regalo ai suoi abitanti si pensò alla festa più popolare per i veneziani: il Redentore, nata per la fine della peste e che si svolge ogni secondo sabato di luglio. E che "La festa del Redentore" sia. A Venezia quel 15 luglio 1989 arrivarono in oltre 200mila. E fu un giorno memorabile, eccezionale e disastroso ad un tempo.

 Ma dove a Venezia? Idea! Montare un palco di almeno 35 metri galleggiante proprio davanti a Piazza San Marco facendo in modo che tutto il carico di schermi rotondi, bracci meccanici, droni per gli effetti luminosi, ampli sospesi, monitor e tutti i congegni necessari allo show non finissero in laguna , visto che praticamente erano già a mollo.

Alla fine ci vollero, oltrev alla prima, due zattere grandi messe una accanto all'altra per formae il palco giusto per i "Pink Floyd" che alla fine misurerà 50 metri per 30. E su quelle zattere la band regalò a tutti 90 minuti di adrenalina pura, con alle spalle la scenografia naturale tra le belle del mondo, un pezzo di storia della musica. In una sera furono vinte le polemiche, le paure, e tutto il veleno che fu sparso prima dell'evento da parte di chi non voleva assolutamente avesse luogo.

Quella notte di 30 anni fa fu e rimane un sogno ad occhi aperti.....























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