Apro il giornale e leggo che... "Padre insulta baby calciatore, l'allenatore ritira la squadra", "Genitori insultano l’arbitro. Coach di basket Under 13 ritira la squadra", "Insulti dal padre-tifoso. Il rugby club sospende genitore e figlio", “Spaccagli le gambe”: la follia di un padre sul campo di calcio". Questi sono alcuni titoli di articoli che negli ultimi tempi abbiamo dovuto purtroppo leggere nelle pagine sportive. Esempi davvero poco edificanti, assolutamente non educativi da parte di genitori che invece di essere supporters dei figli si trasformano in autentici ultras.
In Piemonte però hanno avuto un'idea che ci auguriamo possa insegnare alle mamme e papà come gestire meglio il rapporto complicatissimo con i coaches e/o i rivali dei loro figli. E' stato aperto uno sportello di ascolto gestito da una psicologa, per insegnare ai genitori a gestire l'ansia, l'eccesso di competitività, la rabbia. Per ricordare che lo sport insegna altri valori, che lo sport fa gioire, esultare o rattristare insieme agli altri e non contro, ed è un collante che deve unire non dividere. E che i figli seguono il nostro esempio.