Il progetto si chiama “cultura di base”: andare dal medico di base a Torino sarà molto più piacevole perché alcuni medici potranno visitare i loro pazienti all’interno di musei, biblioteche e in tutti quei luoghi dove si respira cultura. Un progetto che intende portare benessere dopo la pandemia oltre che ai pazienti anche ai medici stessi. Facciamo un esempio pratico: al museo Egizio i pazienti si potranno mischiare ai turisti in visita, e una volta superato l’ingresso, da un lato ci sarà la “sala dei re” e dall’altro lo studio del proprio medico di base.
Dopo la visita e le eventuali prescrizioni, una guida volontaria sarà a disposizione dei pazienti che vorranno fare un giro nella struttura museale, in modo che l’immersione nell’antico Egitto diventi parte della cura insieme ai farmaci. Oltre al museo egizio saranno disponibili anche il museo nazionale dell’automobile, la biblioteca civica Primo Levi e il parco arte vivente, che è un centro di arte contemporanee nel verde che espone open air.