Il 19 agosto torna la Luna Blu. Il nostro satellite naturalmente non sarà davvero blu, ma lo spettacolo sarà stupendo lo stesso. E c’è di più, perché potremmo esprimere anche qualche desiderio con il picco delle kappa Cignidi.
Il nome dipende solo dalla sua presunta rarità, in particolare dall’espressione inglese “once in a blue moon” “una volta ogni luna blu”, che mira ad indicare qualcosa che non si verifica molto comunemente in realtà questo fenomeno avviene ogni 3-5 anni.
Negli anni si sono poi diffuse due definizioni di Luna Blu: l’”originale” è quella che si attribuisce alla terza luna piena in una stagione che ne contiene quattro, come osserviamo in questa estate è luna piena 22 giugno, 21 luglio, 19 agosto e 18 settembr). Questa è una definizione che riporta anche all’antico termine inglese “belewe”, ovvero “tradire”: è una luna traditrice perché induce a pensare che sia finita la stagione, ma non è così.
Oggi è ormai considerata una seconda definizione piuttosto che un errore. La luna piena di agosto di tutti i mesi di agosto è chiamata Luna dello Storione nella tradizione americana per via dell’abbondanza di pesce nei Grandi Laghi tipica di questo periodo.
Ma agosto è anche tradizionalmente il mese della raccolta del grano ed è per questo che questa luna è nota anche come Luna del Grano (il simbolo di questa luna è dunque la spiga di grano).
E talvolta detta anche Luna Rossa, a causa dell’alone rossastro che talvolta la circonda a causa del calore estivo. Nulla a che vedere però con la “vera” Luna Rossa, ovvero il nostro satellite in eclissi totale che diventa effettivamente rosso in quanto, non raggiunto dalla luce diretta del Sole, è illuminato solo dai raggi solari “filtrati” dall’atmosfera terrestre che lascia passare solo la componente visibile rossa.