Il palcoscenico per Larissa Iapichino e quello dei Campionati Italiani indoor di Ancona in tribuna ci sono mamma Fiona (May) e papà Gianni Iapichino. Sono seduti distanti all’interno del Palazzetto dello Sport seppure separati ci sono, seguono e sostengono la figlia. L’exploit era alla sua portata e la convinzione pure. A supporto l’ottima preparazione invernale durante la quale Larissa ha continuato a perfezionare la nuova tecnica di salto sotto la guida attenta dell’allenatore Gianni Cecconi. Le premesse ci sono tutte, talento e concentrazione, unica incognita l’età. Nello sport esiste pur sempre la delicata ritrosia nel non mettere una pressione eccessiva ad una ragazza che ha pur sempre 18 anni.
Larissa però ha dalla sua il Dna e diventa una leonessa, in pedana si esalta. Inizia la gara e la giovane rompe il ghiaccio al primo salto con un 6.68. Ma è al terzo che si intuisce di stare per assistere a qualcosa di grande. Anche il quarto salto recita 6.75 come il precedente, ed è la stessa misura di due settimane prima, due salti in fotocopia è roba rara. E finalmente ci siamo. Quinto salto, è l’apoteosi, il volo a 6.91 metri con cui sfonda il portale per entrare nella storia.
Ma non solo.... Vale anche come misura minima di qualificazione per i Giochi di Tokyo: “A 18 anni avere in tasca il biglietto per un’Olimpiade non è una cosa da tutti, e da tutti i giorni. Le sue parole sono: Tokyo me la immagino come un’occasione per imparare, per catturare le cose migliori da tutte le grandi campionesse che in pedana gareggeranno con me da avversarie. Per me le Olimpiadi saranno un'occasione per fare esperienza”. E noi tiferemo tutti per te.
Semplicemente Pazzesca Larissa Iapichino