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Le domande stupide si finisce per pagarle

Ristorante statunitense contro le domande stupide rivolte al personale

di Mirco Zani
16 ago 2022
Le domande stupide si finisce per pagarle

1'10 lettura

Il Tom's Diner di Denver, ristorante statunitense, ha deciso di adottare tolleranza zero verso quei clienti che rivolgono domande stupide, al personale in servizio. Il come è molto intuitivo, toccandoli nel portafoglio, ovvero addebitando in conto ai clienti, chiamiamoli "leggeri", un "extra" ma attenzione, con tanto di voce sullo scontrino. La cifra è sicuramente simbolica infatti sono soltanto 38 centesimi di dollaro. Questa trovata è stata sufficiente per creare intorno al "Tom's Diner" una fama internazionale, ovviamente alimentata dai social. Quindi domande come: "nel ghiaccio c'è l'acqua?" vale l'addebito di 38 cent, sul conto.




Ma anche domande come "perché non ho pagato di più?" Nella speranza di fare un complimento al locale, porta all'extra di cui sopra. “Il fine di questa iniziativa, è puramente ironico, come hanno detto i gestori del locale in una intervista. Uno dei due manager: "Hunter Landry" ha sottolineato che  non volevano dare un giudizio alle persone, misurandole". Siamo nel 2022 e il Tom's diner ha chiuso i suoi battenti ormai dal 2019 ma, vista la sua importanza storica per la città di Denver, sembra che ci siano buone possibilità che venga salvato e che lo si possa vedere riaprire.


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