Vengono chiamati rumori bianchi, sono quei suoni ripetitivi che contengono tutte le frequenze dello spettro del suono, esercitando su di noi un effetto calmante.
Fra questi ci sono anche i suoni della natura, dal classico scroscio della pioggia al fruscio del vento, dal cinguettio degli uccelli al rumore delle onde. Suoni a bassa frequenza che Madre Natura ci consegna pronti all’uso, senza bisogno di spostarci, sborsare denaro o raggiungere centri benessere.
Doni preziosi a cui prestiamo poca attenzione in grado di svoltarci la giornata, rigenerandoci. Il rumore della pioggia è forse il più popolare fra tutti, conosciuto per la sua straordinaria capacità di isolare la mente dal mondo circostante.
E per questo frequentemente utilizzato anche nelle sessioni meditative. A confermarlo è la scienza che ha dedicato all’argomento diversi studi, incluso quello condotto nel 2016 dai ricercatori della Brighton and Sussex Medical School, i cui risultati hanno dimostrato che i suoni della natura alterano fisicamente i percorsi neurali nel nostro cervello.
Ne conseguono elevati livelli di rilassamento, una riduzione dell’istinto naturale di lotta o di fuga del nostro corpo e un miglioramento della qualità del sonno.