Pino Daniele alive, nasce dalla collaborazione tra, il fotografo Guido Harari e il figlio di Pino, Alessandro Daniele. Attualmente la mostra è all'interno del complesso di Santa Caterina a Formiello, sede della Fondazione Made in Cloister, dove resterà fino al 31 dicembre. Doveva essere una "mostra fotografica”, ha spiegato il fotografo Guido Harari.
L’idea di partenza era di ricreare l’universo di Pino con uno sguardo d’autore, ma poi abbiamo deciso di farne un percorso multimediale per rendere omaggio alla sua statura di artista simbolo della fusione di generi”. La mostra è formata da immagini e scatti iconici che hanno caratterizzato le copertine dei suoi dischi storici, ma accanto si possono ammirare fotografie inedite, digitalizzate appositamente per l'evento, dalle quali emerge tutta l'ironia del compositore napoletano.
Vi si trova anche una parte audio dove il figlio Alessandro, ha spiegato che: "per la musica che accompagna la mostra ha voluto utilizzare esclusivamente i multi traccia originali di mio padre e ho ricavato alcuni pezzi audio mai pubblicati", ricreando un mio viaggio personale nella musica di Pino”. Gaetano Blandini, direttore generale della Siae, si è detto onorato come Siae “di essere parte del progetto multimediale, sicuri che farà emergere l'anima più delicata e insieme vivace, dell'artista partenopeo, facendo del messaggio e della lezione veicolo per arrivare al cuore anche alle generazioni più giovani".