Il Covid-19 fa paura decisamente a tutti e nel momento della ripartenza delle professioni anche per chi opera nel campo del "sesso" è duopo preoccuparsi dell'incolumità della clientela e non in ultima della propria. Nella vicina Svizzera le prostitute hanno una loro associazione di categoria che risponde al nome di "Prokore" e che ha come interesse primario la sicurezza sul lavoro delle sue assistite, ma pensiamo di tutte le operatrici del settore, nonchè dei loro clienti. Le lucciole elvetiche si sono riunite e insieme alla loro associazione hanno redatto un decalogo che va esattamente nella direzione di garantire, per quanto sia possibile, la massima sicurezza sul lavoro per loro e i loro avventori, dandogli il nome di "Kamasutra sicuro". Il documento sotto forma di test spiega che certe posizioni riducono il rischio di contagio.
Ora, loro entrano in dettagli, voi capirete bene che a noi non è consentito per ovvi motivi, ma tenteremo ugualmente di essere esaustivi il più possibile. Secondo questo documento la posizione da assumere durante la prestazione che ridurrebbe al massimo la possibilità di contagio da coronavirus è senz'altro quella da tergo (da dietro), consentendo alla donna di tenere lontano il viso dal proprio cliente. Il protocollo redatto dalla Prokore parla del post, esortando le professioniste ad arieggiare la camera per ben 15 minuti tra un cliente e l'altro, il lavaggio delle lenzuola ad una temperatura di almeno 60°. Al normale uso del profilattico la Prokore invita le sue assistite a implementare con l'indossare sempre guanti e mascherina arrivando a fornirli loro stessi con annesso disinfettante per essere sicuri.Limitare gli incontri a soli 15 minuti per cliente tassativi e non toccare gli effetti personali della persona come indumenti e affini. Quello che forse non farà piacere a tutti gli avventori è l'annosa questione dei dati del cliente, che verranno registrati ai fini della tracciabilità e conservati per quattro settimane. In chiusura una conferma arrivata sempre dalla Prokore dove si afferma che anche "la posizione della cavallerizza" (detta anche dell'amazzone), è tra quelle con minore propensione al rischio di infettarsi di coronavirus