Ogni anno in Italia, circa un milione di smartphone vengono rubati o smarriti, con una minima parte di essi che ritorna nelle mani dei legittimi proprietari.
È quanto afferma Gabriele Melluso, Presidente di Assoutenti che ha sottolineato che la realtà dei furti e degli smarrimenti di smartphone in Italia è allarmante.
La maggior parte dei casi avviene all’interno di locali pubblici come bar, ristoranti e discoteche, e solo una piccola frazione dei dispositivi viene poi ritrovata.
Particolarmente preoccupante è il fatto che quasi la metà dei cellulari coinvolti (il 45%) appartiene a giovani con meno di 24 anni.
Ciò suggerisce che i giovani sono particolarmente vulnerabili a questo tipo di crimine, forse a causa della loro dipendenza dai dispositivi tecnologici e della tendenza a tenerli costantemente con sé.
Inoltre, Melluso ha evidenziato un’allarmante tendenza verso furti in strada, dove i malviventi sottraggono gli ultimi e più costosi modelli di smartphone direttamente dai proprietari mentre li utilizzano, spesso mediante minacce e intimidazioni.
Un’altra preoccupazione emersa è la nuova frontiera della micro-criminalità, rappresentata dai furti di smartphone con l’estorsione al seguito.