Su internet si possono trovare i più svariati oggetti provenienti da epoche sperdute e appartenuti a persone tra le più disparate tra loro, spesso a prezzi iperbolici. E qui sorge la curiosità più morbosa di sapere le generalità dei Paperoni che si possono permettere quei cimeli a quelle cifre per gli umili mortali davvero impensabili. L'ultimo in ordine di tempo è il cappello a bicorno appartenuto al Generale Napoleone I Bonaparte, indossato durante la trionfale campagna del 1807.
Messo all'asta da Sotheby’s, organizzata a Parigi per celebrare il bicentenario della sua morte. Partente con una base d’asta che oscillava dai 500.000 ai 700.000 euro, venduto poi al prezzo record di 1,2 milioni di euro. E' il famoso cappello a bicorno che Napoleone ha indossato durante le battaglie di Jena, Friedland e Eylaun, e con il quale lo si vede raffigurato spesso nei dipinti che lo ritraggono. Insomma il tipico cappello da Napoleone come tutti lo chiamiamo. A sua volta ha una sua storia da prima regalato dall’imperatore in persona al suo valletto Jean-Baptiste Kuhnel, all'epoca portiere del palazzo Bruhl-Marcolini di Dresda, oggi ospedale della stessa città.
Nel 1814 fu acquistato dal politico Sir Michael Shaw Stewart, baronetto britannico e politico del partito conservatore, sedette alla Camera dei Comuni dal 1855 al 1865. Che portò il suo prezioso acquisto ad Ardgowan, in Scozia. Li è diventato un oggetto da tramandare alle generazioni future sempre della famiglia Shaw Stewart. Poi la sua strada, "orba di tanto spiro", (permettetemi la citazione), lo porta per la prima volta sul banco di un'asta, quella di Christie's a Londra, venduto per 386.500 sterline, a spanne 530.000 dollari. Napoleone aveva una vera e propria passione per i cappelli, ne aveva circa 120, ma questo tipo di cappello è legato indissolubilmente alla sua figura. Oggi ne rimangono solo 20-30 esemplari, tutti in feltro nero con una fascia interna in seta, perché Napoleone era allergico al cuoio.