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The Exorcist

Tratto da una storia vera il romanzo a firma William Peter Blatty nel 1971 fa la sua comparsa nelle librerie

di Mirco Zani
4 giu 2021
The Exorcist

Compie la veneranda età di 50 anni il romanzo di William Peter Blatty The Exorcist (L'Esorcista), dal quale nel 1973 il regista William Friedkin realizzò il film Horror ancora oggi considerato tra i più impressionanti della storia del genere. Ma la domanda che ci si pone spesso di fronte a questi "romanzi" è se la storia sia totalmente vera, se è frutto della fantasia dell'autore o se ispirata a fatti realmente accaduti poi arricchiti dalla creatività dell'autore. Nel caso de "The Exorcist", Blatty per scrivere il suo romanzo scelse la terza via, si ispirò ad un caso di possessione realmente avvenuto nel 1949 nel Maryland ed esattamente a Cottage City. Il protagonista di questo tragico caso era un ragazzino di appena 14 anni, la cui identità ovviamente, è stata tenuta segreta e per il quale è stato usato lo pseudonimo di Roland Doe. Figlio di una famiglia di origine tedesca passava diverso tempo con la zia Harriet, una spiritualista, la quale lo introdusse all'utilizzo della tavola Ouija, piccolo strumento usato per le comunicazioni medianiche, ideato nella seconda metà del XIX secolo e diventato famoso nella metà del XX secolo. La zia, però, muore in circostanze misteriose e il giovane decise di usare la tavola per mettersi in contatto con lei.





Ma da subito, le cose prendono una piega davvero inquietante, iniziarono ad avvenire in casa diversi strani fenomeni, notati anche dai genitori del ragazzo: il letto del giovane tremava, i mobili della sua stanza sembravano essersi spostati da soli, si iniziarono ad udire rumore di graffi provenire dal pavimento e dai muri. I genitori del ragazzo si rivolsero a padre Edward Albert Hughes, prete cattolico della Parrocchia di Saint James. Il sacerdote si convinse che Roland fosse posseduto da una o più entità e chiese all'arcivescovo di Washington il permesso di praticare sul ragazzo un esorcismo. Dopo aver esaminato i fatti, il cardinale O'Boyle autorizzò l'esorcismo. Dopo settimane di sforzi e oltre trenta esorcismi infruttuosi, un giorno, durante l'ennesimo tentativo, il ragazzo improvvisamente urlò « Satana! Io sono San Michele! Ti ordino di lasciare questo corpo ora! » e dopo un violento spasmo, il giovane affermò ai presenti che il demonio se n'era andato dal suo corpo. In tempi recenti lo scrittore Mark Opsasnick affermò di essere riuscito a rintracciare la famiglia del giovane e di aver appreso da loro che il ragazzo era solito fare scherzi ad amici e parenti. Lo scrittore sarebbe quindi giunto alla conclusione che il ragazzo in realtà inventò la storia della possessione solamente perché voleva ricevere maggiori attenzioni.

Ma questo nel romanzo e tanto meno nel film....non vengono menzionati!!!





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