Con l'arrivo dell'autunno torniamo a parlare di un frutto tipico le castagne. Un frutto molto apprezzato non solo per il gusto dolce e la consistenza corposa ma anche per le qualità e proprietà benefiche.
In autunno aumentano i rischi di prendere il raffreddore ma qual' è il legame tra frutto autunnale e male di stagione ? I contadini erano soliti utilizzare un curioso e antico rimedio contro il raffreddore che sfrutta proprio le virtù benefiche della castagna. In realtà vale una precisazione: la castagna da utilizzare per tenere alla larga il raffreddore non è quella che comunemente conosciamo ma la castagna d'India o “di cavallo”, la cosiddetta castagna “matta”. Si tratta di quelle castagna lucide e tonde che sono il frutto dell'Ippocastano (non commestibile e tossico) e non del castagno. Tornando alla tradizione la castagna si dovrebbe tenere nella tasca del giaccone per tutto l'inverno, c'è anche chi ritiene che sia sufficiente tenerla in borsa o anche in macchina. Le origini della credenza derivano dalle proprietà che hanno le castagne matte nel lenire i sintomi di raffreddore e asma nei cavalli. Gli esseri umani, però, non possono in alcun caso ingerirle in quanto sono tossiche e di conseguenza pericolose. E’ anche evidente che in questo rimedio non c'è nulla di scientifico, difficile che le proprietà di un frutto possano passare dalla tasca ai virus presenti nel nostro organismo ma rimane comunque una proposta affascinante e un po’ magica, legata alle tradizioni popolari che non andrebbe comunque dispersa.