Il gospel, il blues e il soul, ritmo vitale nei prodotti usciti dall’etichetta discografica Chess, magnificamente descritta nel film di Cadillac Records. A metà degli anni ’60 qualcuno però non accetta più che questi generi musicali vengano dispersi e cerca di convogliarli in un nuovo sound. Nasce così il funk, e ad officiare il rito della sua nascita è James Brown. Live at the Apollo, nel 1963 lo consacra come un fenomeno, ma è del 1965 con Sex Machine il pugno nello stomaco sferrato a chi fino ad allora della musica nera conosceva solo i Platters….
Riproduzione riservata ©