Nella prefazione a Niente Panico si continua a correre, scritto da Franz Rossi e Giovanni Storti, Giacomo Poretti sostiene che ai tempi dei nostri antenati si sapeva già molto del nostro degrado fisico e mentale. Gli australopitechi «intorno ai 20 anni facevano le gare con i giaguari, e spesso li battevano, arrivati ai 40 dopo 200 metri di corsa si fermavano per una birretta, a 60 anni, se ci arrivavi. Ne hanno parlato gli autori ai microfoni di Mirco Zani
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