Da una parte Novak Djokovic, dall'altra un doppio micidiale e un Gojo formato favole e stavolta alla Serbia non basta avere il n°1 del mondo. La Croazia si aggiudica il derby balcanico ed è la prima finalista di Coppa Davis, che proverà a far suo per la terza volta. E l'uomo copertina è ancora Borna Gojo, improbabile eroe che nel ranking occupa la posizione 279. A lui si affidano le speranze croate, che passano tutte da quel singolo d'apertura nel quale il fuoriclasse avversario resta a guardare. Non che Dusan Lajovic (33° ATP) non sia già di per sé una montagna da scalare per Gojo, che però è reduce dagli scalpi fatti a Popyrin e Sonego e dunque, nonostante l'ampia forbice in classifica, non parte battuto. E non s'abbatte nemmeno quando, su un 4-1 costruito a suon di sassate dal fondo, si blocca e cede il passo al rivale, che ne approfitta per ritrovare sicurezza e s'impone 4-6.
Gojo incassa senza problemi e alla ripresa torna a farsi dominante, stavolta però senza più titubanze: Lajovic accusa la pressione e sbaglia colpi su colpi, miscelando il tutto esce un 6-3 6-2 che vale il punto alla Croazia. Che di fatto la vince lì, perché nel prosieguo va tutto secondo copione. Nel secondo singolare Djokovic se la vede con Marin Cilic, che nel primo set tutto sommato regge (6-4) ma nel secondo sprofonda in un 6-2 per il pari della Serbia. Ma ora l'inerzia è comunque a favore della Croazia, che nel doppio schiera Nikola Mektic e Mate Pavic, i migliori al mondo nella relativa categoria. La Serbia tenta la mossa della disperazione sostituendo all'ultimo Nikola Cacic con Filip Krajinovic, al fianco dell'immancabile Djokovic. E nel primo set la cosa dà pure i suoi frutti, con la tregua spezzata solo a ridosso del tie break dal 7-5 croato, nel secondo però i campioni in carica di Wimbledon passeggiano 6-1 e mandano la Croazia in finale.