Ai Mondiali Indoor di Birmingham, Francesco Molinari ha chiuso al 7° posto la batteria n°4 dei 60 metri. Il sammarinese ha corso in 7" 17, lasciandosi alle spalle l'atleta delle Isole Salomone Paul Ma'Unikeni: un risultato che non gli ha permesso di accedere alle semifinali,riservate ai primi tre di ogni batteria e ai tre più veloci dei restanti. Nel complesso Molinari è arrivato 43° su 49.
Nei 60 metri donne invece l'ivoriana Murielle Ahouré fa il botto correndo in 6” 97, sesta prestazione di tutti i tempi e primato stagionale, 5 centesimi in più del record del mondo. E 8 centesimi in meno della connazionale Ta Lou, argento davanti alla svizzera – ma pure lei originaria dell'Africa – Kambundji.
Oltre a quello della Ahouré, ci sono altri due risultati eclatanti. A cominciare dal getto del peso e dall'impresa del neozelandese Tomas Walsh, che conferma il titolo iridato indoor e lo somma a quello all'aperto di pochi mesi or sono. E lo fa con un fantastico 22.31, record dei campionati e quarto risultato di sempre. Nettamente staccati il tedesco Storl e il ceco Stanek, che completano il podio.
Nel salto in lungo invece l'8.46 vale l'oro al cubano Juan Miguel Echevarria, che a 19 anni diventa il più giovane campione del mondo della storia dell'atletica, almeno in campo maschile. Battuto per 2 cm il sudafricano Manyonga, grande favorito ma soltanto argento, a sua volta con 2 cm in più dell'americano Dendy.
Altri due primati stagionali arrivano dalle donne, nel salto triplo e, anche qui, nel getto del peso. Nel primo caso la venezuelana Yulimar Rojas fa come Walsh, accoppiando mondiale indoor – da detentrice – e outdoor: 14.63 la misura che le fa mettere in fila la giamaicana Williams e la spagnola Peleteiro. Nel getto invece l'ungherese Anita Marton fa 19.62 e trova il primo oro della sua carriera davanti alla giamaicana Thomas-Dodd e alla cinese Gong.
Infine gli 800 metri pentathlon, nei quali la britannica Katarina Johnson-Thompson conferma il pronostico imponendosi davanti all'austriaca Dadic e alla cubana Rodriguez.
RM
Nei 60 metri donne invece l'ivoriana Murielle Ahouré fa il botto correndo in 6” 97, sesta prestazione di tutti i tempi e primato stagionale, 5 centesimi in più del record del mondo. E 8 centesimi in meno della connazionale Ta Lou, argento davanti alla svizzera – ma pure lei originaria dell'Africa – Kambundji.
Oltre a quello della Ahouré, ci sono altri due risultati eclatanti. A cominciare dal getto del peso e dall'impresa del neozelandese Tomas Walsh, che conferma il titolo iridato indoor e lo somma a quello all'aperto di pochi mesi or sono. E lo fa con un fantastico 22.31, record dei campionati e quarto risultato di sempre. Nettamente staccati il tedesco Storl e il ceco Stanek, che completano il podio.
Nel salto in lungo invece l'8.46 vale l'oro al cubano Juan Miguel Echevarria, che a 19 anni diventa il più giovane campione del mondo della storia dell'atletica, almeno in campo maschile. Battuto per 2 cm il sudafricano Manyonga, grande favorito ma soltanto argento, a sua volta con 2 cm in più dell'americano Dendy.
Altri due primati stagionali arrivano dalle donne, nel salto triplo e, anche qui, nel getto del peso. Nel primo caso la venezuelana Yulimar Rojas fa come Walsh, accoppiando mondiale indoor – da detentrice – e outdoor: 14.63 la misura che le fa mettere in fila la giamaicana Williams e la spagnola Peleteiro. Nel getto invece l'ungherese Anita Marton fa 19.62 e trova il primo oro della sua carriera davanti alla giamaicana Thomas-Dodd e alla cinese Gong.
Infine gli 800 metri pentathlon, nei quali la britannica Katarina Johnson-Thompson conferma il pronostico imponendosi davanti all'austriaca Dadic e alla cubana Rodriguez.
RM
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