Sono state delle Olimpiadi che - vuoi o non vuoi - passeranno alla storia. Sono state le Olimpiadi condizionate dal Covid, slittate dal 2020 al 2021 con stadi e palazzetti vuoti. Ma sono state anche le Olimpiadi dei record: le 40 medaglie conquistate dall'Italia – primato assoluto, meglio di Los Angeles '32 e Roma '60 – e le 3 di San Marino, le prime di sempre nella storia biancazzurra. Si è partiti con il bronzo di Alessandra Perilli, si è proseguito con l'argento nel Mix Trap ancora con Alessandra e con Gian Marco Berti, si è chiuso con il nuovo bronzo di Myles Amine Mularoni. Ed è stato proprio il lottatore a sventolare al cielo la bandiera di San Marino nella cerimonia di chiusura. All'Olympic Stadium di Tokyo Myles era stato portabandiera anche lo scorso 23 luglio per quella di apertura.
Questa volta mancavano gli atleti – già rientrati sul Titano – ma con lui il capo missione Federico Valentini in campo ed il Segretario Generale del CONS Eros Bologna in tribuna. Per l'Italia – invece - spazio a Marcell Jacobs, l'uomo più veloce del pianeta grazie al doppio oro nei 100 metri e nella staffetta 4x100 maschile. Pace, rinascita, convivenza e futuro. Erano state queste le parole d'ordine nella cerimonia d'apertura, ripetute anche nell'epilogo di questi entusiasmanti Giochi Olimpici. Celebrati sforzo, impegno e sacrificio sia per gli atleti che hanno portato a casa una medaglia sia per quelli che si sono divertiti a partecipare. Perchè essere alle Olimpiadi è già un traguardo. Ora si spegne il braciere olimpico ed è tempo di pensare a Parigi 2024. Dopo 5 lunghissimi anni, il Comitato giapponese passa la bandiera olimpica a quello francese, rappresentato dalla sindaca Anne Hidalgo. E' già partito il conto alla rovescia: nel frattempo, a Tokyo – che ancora vivrà le Paralimpiadi dal 24 agosto al 5 settembre – non si può che dire “arigato”, grazie.