Il presidente Matarrese si salva con un gioco di prestigio nonostante 27 club su 40 avessero votato la sfiducia. La B in blocco, e qualche club ribelle di serie A. Si salva perché i 13 voti a favore hanno impedito che il fronte del NO raggiungesse il quorum fissato a tre quarti dell’assemblea, quindi a 30. Il “Matarrese bis” parte con una spaccatura ancora più profonda tra serie A che di fatto ha salvato il presidente, e la B che sprofonda nei debiti e ha sperato nel ribaltone. Le rassicurazioni della massima serie: “non lasceremo da sola la B”. La B ha un contratto fino al 2010 sulla base di un accordo firmato nel 2005. Ma se la serie A ha quadruplicato gli introiti, è chiaro il secondo campionato d’Italia si aspetta aiuti maggiori. Navigare a vista non basta più, lo spettro dello sciopero rimane. Il Ministro Melandri ha promesso di convocare al più presto i rappresentanti delle società cadette. Sabato si gioca, dopo di che tutto può succedere.
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