Il blitz di Ferrara è ormai un ricordo: sono, infatti, trascorsi oltre due mesi da quella vittoria che fece clamore. Successivamente, su quel campo hanno passeggiato prima il Bellaria e poi il Portogruaro, che ha dato spettacolo salvo, poi, complicarsi la vita. Ultimo sigillo in trasferta quello del Ferrara; poi tre sconfitte consecutive: Portogruaro, Teramo e Gubbio. Solamente 13 i punti raccolti lontano dall’Olimpico: meglio dei Titani, oltre alle quattro battistrada, anche il Poggibonsi, Catelnuovo, Prato e Bellaria. Il San Marino subisce enormemente l’ambiente: la squadra si contrae, si limita al compitino e, soprattutto, quando va “sotto” non dà mai l’impressione di potersi risollevare. Obiettivamente, erano troppi sei giocatori assenti contro una delle squadre più in forma del momento; tuttavia, un pareggio non avrebbe fatto gridare allo scandalo nessuno. Se è vero che il Gubbio non ha brillato, è altrettanto vero che i rossoblu hanno gestito la partita senza particolari affanni, prendendosi qualche rischio, solo nell’extra time. Christian Longobardi ha dato l’impressione di essere stato abbandonato al suo destino: lasciato troppo spesso solo e poco assistito, non ha mai dato la sensazione di poter essere pericoloso: l’ex Boca San Lazzaro non segna dal 2 dicembre scorso quando brillò con una doppietta all’Olimpico contro il Poggibonsi.
Tazzioli, nella ripresa, al fine di lenire le carenze offensive, ha inserito Carruezzo e Aragao; e allora qualcosa in più si è visto; sia chiaro, nulla di trascendentale, ma sicuramente meglio rispetto agli oltre 80 minuti trascorsi dall’unico tiro verso la porta effettuato da Turchetta dopo una manciata di minuti dall’inizio dell’incontro. La classifica non ha subito scossoni: definitivamente tramontata l’ipotesi di arrivare al primo posto, la lotta ora è per la ricerca della miglior posizione play off. La gara di domenica contro il Bassano, senza Grassi ma con Evangelisti, sarà un altro banco di prova severo per misurare la reale forza di questa squadra, in linea con gli obiettivi iniziali ma purtroppo ancora discontinua.
Tazzioli, nella ripresa, al fine di lenire le carenze offensive, ha inserito Carruezzo e Aragao; e allora qualcosa in più si è visto; sia chiaro, nulla di trascendentale, ma sicuramente meglio rispetto agli oltre 80 minuti trascorsi dall’unico tiro verso la porta effettuato da Turchetta dopo una manciata di minuti dall’inizio dell’incontro. La classifica non ha subito scossoni: definitivamente tramontata l’ipotesi di arrivare al primo posto, la lotta ora è per la ricerca della miglior posizione play off. La gara di domenica contro il Bassano, senza Grassi ma con Evangelisti, sarà un altro banco di prova severo per misurare la reale forza di questa squadra, in linea con gli obiettivi iniziali ma purtroppo ancora discontinua.
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