Partita avvincente e spettacolare quella fra Tre fiori e Pennarossa. Logica conseguenza quando in campo ci sono tanti giocatori di qualità capaci di tenere in bilico il risultato fino al novantesimo. il primo brivido viene da un corto retropassaggio di Manuel Matteoni che mette in difficoltà Mariotti costretto ad uscire di piede su Ciacci; Baldisserra raccoglie dopo il tackle ma rischia l’autogol salvandosi in extremis. Al 24’ arriva il vantaggio del Pennarossa. Si comincia da un corner dalla sinistra di Ciacci, Giovannini colpisce di testa sul secondo palo con Baldisserra che respinge sulla linea di porta, Pazzini ci riprova sbattendo contro un Mariotti superbo, si accende la mischia e alla fine Marani trova lo spiraglio giusto. Il Tre fiori potrebbe subito pareggiare quando Sanchi in area prova la deviazione di tacco ma Frisoni è attento e blocca. Minuto 36. Manzaroli da centrocampo serve un pallone con il contagiri a Marani che davanti a Mariotti alza di un soffio sulla traversa. Il Pennarossa spreca altre occasioni e viene punito poco più tardi: è ancora il piede di Matteoni ad ispirare su calcio di punizione, la deviazione vincente a centro area è di Mignani. Nella ripresa si presenta un Tre fiori decisamente più offensivo e sale in cattedra Sanchi che si rende pericoloso in almeno due circostanze: la prima al 17’; favorito dal tocco di testa di Zavoli su cross di Mignani l’attaccante a tu per tu con Frisoni spara addosso al portiere. La seconda al 22’ dopo un’assist di Matteoni, ma il sinistro del gialloblù non trova lo specchio. Occasioni anche per il Pennarossa prima con Zecchini, il cui diagonale sfiora il palo sulla destra di Mariotti, e poi con Ciacci che imbeccato da un cross dalla sinistra di Marani prova la stoccata al volo mettendo alto di un soffio. L’altalena di emozioni continua fino ai minuti di recupero quando Sanchi su punizione dal vertice destro dell’area buca la barriera del Pennarossa, trovando l’angolino dove Frisoni non può arrivare. Finisce 2 a 1 per il Tre fiori tra l’esultanza dei giocatori di Martinini; incredulità e delusione invece per la squadra di Chiesanuova costretta ad incassare la più amara delle sconfitte.
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