In serie A gli ultimi 90 minuti assegnano uno scudetto, in B diversi scontri diretti decideranno il destino di molte squadre, in C scattano i playoff . A tal proposito la temperatura è surriscaldata anche sul Titano, dove va in scena la semifinale che entrambe le società cercavano: il San Marino ha fatto i conti, e gli ultimi inutili due mesi di campionato hanno certificato l’ultima piazza playoff che non ha scatenato, paradossalmente, troppi pruriti visto l’abbinamento al Bassano, squadra che stando ai numeri sarebbe crollata psicologicamente dopo il duello infinito con la Reggiana. Questo il lato San Marino. Il lato Bassano se possibile è ancora più chiaro. I veneti hanno il vantaggio del miglior piazzamento in campionato, hanno a loro favore i due scontri diretti, e in classifica hanno collezionato sedici punti in più. I playoff, in genere si dice, azzerano tutto, i 180 minuti che ci apprestiamo a vedere dovrebbero essere, quindi, tutta un’altra storia. Intanto, i biancoazzurri sanno che una delle due partite per passare il turno la devono vincere. Domenica (stadio Olimpico di Serravalle, ore 16.00) davanti ci sarà un attacco atomico: Lorenzini, Berettoni, Cesca e Zubin, che hanno segnato 48 dei 60 gol totali, e che dovranno in qualche modo essere disinnescati, mentre la difesa giallorossa non appare troppo cementata. Al di là dei pregi e difetti del Bassano, se il San Marino vuole concedersi il sogno, deve mostrare di essersi rifatto un lifting totale in vista di una domenica di fuoco.
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