Accanto al corpo di Marco Pantani, la sera del ritrovamento, non c'era nè pane nè cocaina. Lo rivela una clamorosa testimonianza di due infermieri che la notte del 14 febbraio 2004 entrarono nella stanza del residence di Rimini ancora prima della polizia. La testimonianza dei due è stata depositata dall'avvocato della famiglia, De Rensis, alla Procura di Rimini. Gli infermieri quella notte erano in servizio al 118 e hanno esaminato il corpo del Pirata. Ci fosse stata la famigerata pallina l'avrebbero immediatamente segnalata -dicono- perchè obbligo professionale.
La tesi sarebbe confermata anche dal parere del professor Avato, perito della famiglia Pantani che fin dal primo istante aveva puntato sull'impossibilità che quella pallina fosse realmente uscita dalla bocca. Una pallina completamente bianca ha concluso la perizia non può essere venuta a contatto col sangue. Quindi si smonterebbe la tesi del bolo rigurgitato da Pantani. Una testimonianza sconcertante anche dal punto di vista procedurale. I due infermieri del 118 non sono mai stati interrogati dagli investigatori della prima indagine e sono stati recuperati solo dal legale della famiglia.
r.c.
La tesi sarebbe confermata anche dal parere del professor Avato, perito della famiglia Pantani che fin dal primo istante aveva puntato sull'impossibilità che quella pallina fosse realmente uscita dalla bocca. Una pallina completamente bianca ha concluso la perizia non può essere venuta a contatto col sangue. Quindi si smonterebbe la tesi del bolo rigurgitato da Pantani. Una testimonianza sconcertante anche dal punto di vista procedurale. I due infermieri del 118 non sono mai stati interrogati dagli investigatori della prima indagine e sono stati recuperati solo dal legale della famiglia.
r.c.
Riproduzione riservata ©