Celano-San Marino: 3-2

Per la legge dei grandi numeri prima o dopo la sconfitta doveva arrivare. Il San Marino era l’unica squadra imbattuta del girone, e Celano, si sapeva, era una trasferta molto rischiosa. Lo è diventata ancora di più quando ci si è messa di mezzo la pioggia che ha trasformato il terreno di gioco in una risaia. Segnali, che avrebbero meritato più attenzione ma la presunzione prende il sopravvento e al posto di un punto alla portata e tutto sommato anche meritato arriva una sconfitta figlia di scelte discutibili. I biancoazzuri avevano avuto il merito di replicare subito al gol un po’ fortuito dei padroni di casa. Erano passati 50 secondi della ripresa quando Cesca (capocannoniere del girone) pareggiava il gol di Negro. La squadra in quella fase aveva ritrovato i suoi equilibri tattici e ormai si era adattata al terreno davvero insidioso. Il pareggio sarebbe stato un ottimo risultato. Evani decide di volerla vincere. Segnale chiaro l’ingresso di Gasparello per Poletti: un cambio percepito dalla squadra come un messaggio per avanzare il baricentro.
Il Celano rintanato nella propria area di rigore, fa sfogare gli avversari, poi a metà ripresa assesta un uno-due micidiale che stende i superbi biancoazzurri. Il terzo gol arriva addirittura in contropiede con la squadra tutta sbilanciata in avanti con ancora oltre 20 minuti da giocare. Urge un bagno di umiltà, necessario per adattarsi il prima possibile ad una realtà di onesti pedalatori qual’è il campionato di seconda divisione. Solo così questa sconfitta potrebbe rivelarsi salutare.

Lorenzo Giardi