I nuovi esami sul campione che aveva causato la sospensione cautelativa della campionessa di ciclocross, compagna di Riccardo Riccò, hanno dato esito di non positività. Mancano i criteri minimi di cera secondo i parametri stabiliti dalla Wada, l’Agenzia mondiale anti-doping, questo a causa di un degrado nelle urine avvenuto nel tempo. Nonostante tutto la ciclista rischia comunque il deferimento per tentato doping.
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