55 km in fuga, gli ultimi 17 dei quali da solo. Trionfa così a quasi 35 anni Philippe Gilbert che con un volo impressionante fa sua l'edizione numero 101 del Giro delle Fiandre. L'azione che decide la grande classica comincia da lontano. Il vincitore coglie tutti di sorpresa, ma un gruppetto reagisce subito. Ci sono tra gli altri Van Avermaet, olimpionico a Rio e tra i favoriti qui, il compagno di squadra Tom Bonen a caccia di uno storico poker e soprattutto il due volte campione del mondo Sagan. Ma a 17 km dal traguardo l'episodio destinato a cambiare i destini della corsa. Sagan si incarta su una transenna e la carambola travolge Van Avermaet e Naesen lasciando cambo libero a Gilbert. Un momento stregato per l'iridato che aveva appena gettato al vento la Milano Sanremo. Risale in bici, riparte con rabbia ma il francese è ormai volato via. Tra gli italiani, il migliore è Sacha Modolo: sesto. Pozzato ottavo, Colbrelli decimo. Il percorso, di oltre 260 chilometri di questa edizione ha seguito alla lettera quello della tradizione, con il ritorno del leggendario Muur, o Grammont, una salita che, per tanti anni, è stata il simbolo autentico della Ronde, e che per cinque edizioni gli organizzatori hanno scartato.
r.c.
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