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Cio, Kirsty Coventry eletta presidente: è la prima donna, nonché prima africana

Il ministro dello Sport dello Zimbabwe, nome preferito dall'uscente Thomas Bach, ha vinto al primo turno

20 mar 2025
Kirsty Coventry

Tanto netta quanto storica l'affermazione della zimbabwese Kirsty Coventry, che dal 23 giugno prossimo – e fino al 2033 – sarà presidente del CIO. La prima donna e anche la prima africana a ricoprire il ruolo, a 131 anni dalla fondazione del Comitato Olimpico Internazionale. Succede a Thomas Bach, in carica dal 2013, suo sostenitore – per quanto non in via ufficiale – e prossimo ad assumere la carica di presidente onorario.

È bastato il primo turno di votazioni a scrutinio segreto: serviva la maggioranza assoluta (50%+1 dei voti) e Coventry ce l'ha fatta di precisione, ottenendone proprio 49 su 97 ed evitando così un secondo giro potenzialmente beffardo. Va detto che, nonostante si prospettasse una sfida incerta, sono stati 21 i voti di distacco sul rivale più vicino, lo spagnolo Juan Antonio Samaranch Jr, fermatosi a 28. Tutti sotto le 10 preferenze gli altri 5 candidati, Coe, Lappartient, Watanabe, Al Hussein ed Eliasch.

42 anni a settembre, Coventry viene da una carriera d'alto livello nel nuoto: tra dorso (100 e 200) e misti (200 e 400) vanta 2 ori, 4 argenti e 1 bronzo olimpici e 7 ori, 5 argenti e 1 bronzo iridati, tra vasca lunga e corta. In particolare ha brillato nei 200 dorso, specialità in cui ha vinto l'oro sia ad Atene 2004 che a Pechino 2008 e della quale è stata primatista del mondo dal 2008 al 2012, migliorandolo tre volte.

Membro del CIO dal 2013, capo della commissione di coordinamento dei Giochi di Brisbane 2032 dal 2018 è anche ministra dello sport, della gioventù e della ricreazione dello Zimbabwe. I Giochi Invernali Milano-Cortina 2026 saranno il primo grande appuntamento della gestione Coventry, subito chiamata a scelte delicate dal punto di vista sportivo e politico: tanti i temi in ballo, dall'eventuale ritorno della Russia alla questione dell'equità di genere in ambito femminile, oltre alla scelta della sede delle Olimpiadi 2036.





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