Bianconeri, giallorossi, viola, blucerchiati. Sono i colori del calcio, di quello italiano, che tra passione e storia, trovano origini anche curiose. I bianconeri, alla Juve lo sono diventati solo nel 1903, dopo aver acquistato dal club inglese North County uno stock di maglie usate. Prima le divise degli studenti dello Sport Club Juventus erano rosa: frutto di un primo lavaggio non proprio ottimale.
Il calcio è pieno di storie come queste. Molti tra i più importanti club del campionato italiano che oggi hanno fatto di colori e bandiere simboli della fede dei propri tifosi, trovano nel loro passato origini anche ben definite. La Roma ha i colori imperiali dell’oro e del rosso porpora, mentre i giallorossi del Lecce quelli dello stemma degli Aragona.
Alla base della scelta del rosso e nero per i colori del Milan, l’inclinazione anticlericale del nobile inglese fondatore del club. L’altra faccia di Milano è quella dell’Inter, che al rosso sostituì il blu per fare uno sgarbo ai cugini, perché cromaticamente più forte.
Viola è il colore della Fiorentina, perché Giovanni non aveva le Bande nere, ma bianche e viola, mentre la Sampdoria, per non scontentare nessuno ha fuso i colori dell’Andrea Doria a scacchi bianchi e blu e quelli della Sampierdarenese a strisce orizzontali rosse e nere. Legati alla città di appartenenza anche simbolo e colori del Genoa, il club più vecchio d’Italia.
Elia Gorini
Il calcio è pieno di storie come queste. Molti tra i più importanti club del campionato italiano che oggi hanno fatto di colori e bandiere simboli della fede dei propri tifosi, trovano nel loro passato origini anche ben definite. La Roma ha i colori imperiali dell’oro e del rosso porpora, mentre i giallorossi del Lecce quelli dello stemma degli Aragona.
Alla base della scelta del rosso e nero per i colori del Milan, l’inclinazione anticlericale del nobile inglese fondatore del club. L’altra faccia di Milano è quella dell’Inter, che al rosso sostituì il blu per fare uno sgarbo ai cugini, perché cromaticamente più forte.
Viola è il colore della Fiorentina, perché Giovanni non aveva le Bande nere, ma bianche e viola, mentre la Sampdoria, per non scontentare nessuno ha fuso i colori dell’Andrea Doria a scacchi bianchi e blu e quelli della Sampierdarenese a strisce orizzontali rosse e nere. Legati alla città di appartenenza anche simbolo e colori del Genoa, il club più vecchio d’Italia.
Elia Gorini
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