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Coppa America: il dischetto dice ancora Paraguay

21 lug 2011
Si può vincere senza vincere, il Paraguay sembra poter superare il paradosso. L’Albirroja raggiunge la finale di Coppa America dopo 32 anni, quando riuscì ad alzare al cielo il suo secondo trofeo continentale. La formazione di Martino arriva allo scontro decisivo con cinque pareggi su cinque dopo il novantesimo. L’inizio fa ben sperare, con Veron che impegna seriamente Vega, bravo a neutralizzare. Poi è emersa la migliore condizione fisica della Vinotinto: a pochi minuti dall’intervallo Moreno coglie la traversa con un preciso colpo di testa, sulla respinta Villar si oppone a Rondon. Capitolo supplementari: dopo soli sei minuti Fedor si trova sulla traiettoria del tiro di Maldonado. La deviazione mette fuori causa Villar che viene salvato dal palo. Stessa sorte per la straordinaria punizione di Arango, che a pochi minuti dal fischio finale ha sfiorato l’impresa. I rigori parlano chiaro: seconda vittoria consecutiva dal dischetto per l’Albirroja, decisivo l’errore di Lucena e il destro vincente di Veron. Dopo il triplice fischio rissa in campo che coinvolge giocatori e dirigenti, e che potrebbe avere conseguenze importanti per il Paraguay in vista della finale, in programma domenica per le ore 19 contro l’Uruguay primatista di vittorie.

Luca Pelliccioni

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