Ribaltiamo e andiamo con “disordine”. Il Lussemburgo chiude con una cerimonia, non cerimonia, ma la cosa potrebbe anche non essere sbagliata, dipende. Atleti liberi e non soffocati dal protocollo, ma una grande e bella novità c'è: il portabandiera finale risulta essere, giustamente, l'unico oro, quello arrivato dal Judo - dal “tranquillo” fuori dal Tatami - Karim Gharbi. Lussemburgo passa il testimone tra 2 anni toccherà all'Islanda unico Stato, stando al medagliere a tenere il rullo di casa. Lussemburgo ha stravinto mostrando di aver meticolosamente preparato i propri Giochi, da tutti i punti di vista, in primis sotto il profilo sportivo. Per terminare il discorso relativo al medagliere dopo Lussemburgo e Islanda, Cipro, a rischio la partecipazione alla vigilia poi brillantemente onorata. Al quarto posto Montenegro: 16 atleti in totale e 11 medaglie, di cui 9 d'oro e 2 d'argento, percentuale vicina al 100%. Poi via via le altre con Monaco, Malta, Andorra e purtroppo San Marino a chiudere nona. Non credete più a chi dice che il buongiorno si vede dal mattino: perchè il buongiorno per San Marino era stato davvero bello, con tre medaglie pesanti al primo turno di gare: la splendida doppietta nel Judo, con Gharbi, oro e Persoglia d'Argento, e la solita inossidabile Daniela Veronesi nella cronometro su strada. Da quel martedì pirotecnico, la delegazione sammarinese ha proseguito a corrente alternata. Sono crollati alcuni pilastri: il Tiro a Volo, nessuno si attendeva di rientrare senza alcun metallo; il tennis, dove il bronzo è stato praticamente regalato al doppio maschile. Dall'atletica sono arrivate due medaglie: il bronzo di Barbara Rustignoli e l'argento scontato di Eugenio Rossi era lecito chiedere qualcosa di più. Male il Basket dove il gap con le altre Nazioni, in cui però giocano diversi naturalizzati, è divenuto abissale. Nel Nuoto abbiamo fatto esperienza ed era l'unica cosa da chiedere alle nostre piccole atlete, che promettono davvero bene in prospettiva. Nel Tiro a Segno, San Marino, per un motivo o per un altro non riesce mai ad emergere. Benino il Volley: dove le donne hanno centrato il terzo metallo in tre edizioni consecutive, Argento a Cipro, Oro in Liechtenstein e Bronzo in Lussemburgo. Per gli uomini di Stefano Maestri l'unica soddisfazione è aver battuto Lussemburgo in casa, si poteva ambire a qualcosa di più. Ha retto il ciclismo dove oltre alla solita Veronesi, è arrivato un bronzo faticosissimo ma meritato nella Mountain Bike maschile a squadre. I Giochi sammarinesi li hanno vinti di gran lunga il Judo e il Tennis Tavolo. Gharbi è l'unico oro di queste Piccole Olimpiadi, Persoglia si mette al collo l'argento. Straordinaria Letizia Giardi nel tennis tavolo che annienta in semifinale la temibile lussemburghese Gonderinger, poi regge l'urto della De Nuitt e cede solo nel finale per un argento strameritato. Per la Giardi anche un bronzo nel doppio con la Boffa e un altro Bronzo a squadre, per un Tennis Tavolo che chiude con 3 medaglie totali. Alla fine sono 13: 1 oro, 4 argenti e 8 bronzi. Occorre riflettere, ma c'è anche del materiale su cui lavorare per le prossime importantissime due edizioni: Islanda 2015 (dal 1° al 6 giugno) e San Marino 2017.
Lorenzo Giardi
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