Come ogni anno è una stagione a singhiozzo tra turni di riposo (il prossimo week-end) e bizze metereologiche, ma la trasferta di Teramo ha portato al Belvedere Riccione tante gradite conferme e qualche piacevole novità.
Due vittorie che significano cinque successi in sei partite, ma soprattutto una squadra in rapida crescita, a partire dalla difesa praticamente perfetta in entrambi i confronti (nessun errore). Che gli innesti “di pregio” sul monte di lancio di Willy Lucena e Alessandro Biondi potessero fare la differenza lo si sapeva, ma domenica per il line-up teramano ci sono state solo briciole. Particolare soddisfazione per la prova autorevole dell’ex pirata Alessandro Biondi, che ha lasciato la casacca scudettata del Rimini per un ruolo da protagonista nel Belvedere: schierato per la prima volta come partente, ha sfruttato al meglio le sue grandi doti di controllo: 7 riprese lanciate, altrettante valide subite, nessuna base ball, 4 strikeout e la capacità di uscire sempre con freddezza dalle situazioni più delicate.
E se Biondi ha concesso 7 valide ben diluite nella sua brillante partita sul monte, nel box il compagno di squadra Capozzoli, che già nei primi due week-end era stato esplosivo, a Teramo ha raccolto lo stesso numero di valide, chiudendo la giornata con uno stratosferico 7/11, con 3 doppi, 4 punti segnati ed altrettanti battuti a casa. Al terza base riccionese giova sicuramente essere seguito nel line-up da una mazza pericolosa come quella di Lucena. Detto dei singoli, ma vanno citate anche le importanti prestazioni di Olei, puntuale in difesa e utilissimo nel box, e del giovane Albini in costante crescita, resta una prestazione di squadra e di un gruppo che sta assumendo una fisionomia sempre più delineata. Merito anche di uno staff più ricco, con tre tecnici di esperienza che stanno plasmando una squadra che comincia a guardare le zone alte della classifica con meno timidezza. A tal proposito, a partire da Teramo c’è stato un avvicendamento concordato al timone, Gigi Pasquini ricoprirà il ruolo di manager, dopo aver rinunciato a quello di giocatore per problemi fisici, e José Cevedo e Secondo Ambrosani lo coadiuveranno nel ruolo di coach.
Resta poco da raccontare delle due partite. Senza storia “garauno”, dove Lucena ha incontrato qualche difficoltà solo nel primo dei sette inning lanciati: le basi si riempivano con una base ball e due valide (una interna), ma il pitcher venezuelano non aveva grosse difficoltà a chiudere indenne la ripresa. Poi più nulla, nei successivi sei inning solo una valida, nessun punto, sei strikeout, con il Teramo che arrivava in base solo due volte senza toccare mai la seconda, e negli ultimi due inning Piero Ambrosani non era da meno con sei eliminazioni consecutive. Tutto facile quindi, con i romagnoli che segnano tre punti al terzo (un paio di errori e il puntuale doppio di Capozzoli), altri tre al quinto (doppio di Canini, valide di Capozzoli e Muccioli), due al settimo (doppio del solito Capozzoli, volata di Muccioli), per poi dilagare nel nono inning, con una serie incredibile di valide (7, di cui 5 consecutive) che fissano il punteggio sul 13-0.
Più equilibrata, almeno nella prima parte, la seconda partita. Il Belvedere costruisce subito il vantaggio con Olei, che batte valido e segna su errore, ma le mazze riccionesi non sono continue come al mattino, e si arriva al quarto inning sempre sull’1-0, con Biondi che controlla agevolmente il line-up abruzzese. Il pareggio dei padroni di casa arriva con due valide interne (1-1), ma è la molla che fa scattare in avanti il Belvedere. Al quinto è una valida di Rossi a regalare ai riccionesi un vantaggio (3-1) che sarà definitivo, al sesto il Belvedere allunga (6-1) con tre valide: Capozzoli, Forcellini e un singolo che frutta due punti di Albini. Dopo un inning di tregua è l’ottavo inning quello che chiude la partita: ancora una pioggia di valide (cinque, tra cui il doppio del solito Capozzoli), un paio di base ball, e il punteggio si dilata fino al 15-1. Il Teramo non riesce a reagire su Chiaruzzi, subentrato a Biondi in pedana, e la conclusione arriva con un inning di anticipo.
La trasferta di Teramo restituisce quindi un Belvedere “in palla”, anche se i riccionesi devono già fermarsi per il turno di riposo. Si torna in campo allo stadio “Andrea Neri” il 14 maggio, nel big match con il Cupramontana. Per l’occasione si torna a giocare di sabato (15.30 e 20.30).
Risultati della quarta giornata:
Teramo-Belvedere Riccione 0-13, 1-15 (8°)
Fano-Cupramontana e Chieti-Porto Sant’Elpido rinviate per impraticabilità del campo
Riposava il Pesaro
Classifica: Fano (2-0) 1000, Riccione (5-1) 833, Cupra e Chieti (3-3), Porto Sant’Elpidio (1-1) 500, Pesaro (1-3) 250, Teramo (1-5) 167.
Quinta giornata (sabato 7 maggio, ore 15.30 e 20.30):
Porto Sant’Elpidio-Fano
Cupra-Teramo
Pesaro-Chieti (domenica 8 maggio, ore 11 e 15.30)
Riposa il Riccione.
Due vittorie che significano cinque successi in sei partite, ma soprattutto una squadra in rapida crescita, a partire dalla difesa praticamente perfetta in entrambi i confronti (nessun errore). Che gli innesti “di pregio” sul monte di lancio di Willy Lucena e Alessandro Biondi potessero fare la differenza lo si sapeva, ma domenica per il line-up teramano ci sono state solo briciole. Particolare soddisfazione per la prova autorevole dell’ex pirata Alessandro Biondi, che ha lasciato la casacca scudettata del Rimini per un ruolo da protagonista nel Belvedere: schierato per la prima volta come partente, ha sfruttato al meglio le sue grandi doti di controllo: 7 riprese lanciate, altrettante valide subite, nessuna base ball, 4 strikeout e la capacità di uscire sempre con freddezza dalle situazioni più delicate.
E se Biondi ha concesso 7 valide ben diluite nella sua brillante partita sul monte, nel box il compagno di squadra Capozzoli, che già nei primi due week-end era stato esplosivo, a Teramo ha raccolto lo stesso numero di valide, chiudendo la giornata con uno stratosferico 7/11, con 3 doppi, 4 punti segnati ed altrettanti battuti a casa. Al terza base riccionese giova sicuramente essere seguito nel line-up da una mazza pericolosa come quella di Lucena. Detto dei singoli, ma vanno citate anche le importanti prestazioni di Olei, puntuale in difesa e utilissimo nel box, e del giovane Albini in costante crescita, resta una prestazione di squadra e di un gruppo che sta assumendo una fisionomia sempre più delineata. Merito anche di uno staff più ricco, con tre tecnici di esperienza che stanno plasmando una squadra che comincia a guardare le zone alte della classifica con meno timidezza. A tal proposito, a partire da Teramo c’è stato un avvicendamento concordato al timone, Gigi Pasquini ricoprirà il ruolo di manager, dopo aver rinunciato a quello di giocatore per problemi fisici, e José Cevedo e Secondo Ambrosani lo coadiuveranno nel ruolo di coach.
Resta poco da raccontare delle due partite. Senza storia “garauno”, dove Lucena ha incontrato qualche difficoltà solo nel primo dei sette inning lanciati: le basi si riempivano con una base ball e due valide (una interna), ma il pitcher venezuelano non aveva grosse difficoltà a chiudere indenne la ripresa. Poi più nulla, nei successivi sei inning solo una valida, nessun punto, sei strikeout, con il Teramo che arrivava in base solo due volte senza toccare mai la seconda, e negli ultimi due inning Piero Ambrosani non era da meno con sei eliminazioni consecutive. Tutto facile quindi, con i romagnoli che segnano tre punti al terzo (un paio di errori e il puntuale doppio di Capozzoli), altri tre al quinto (doppio di Canini, valide di Capozzoli e Muccioli), due al settimo (doppio del solito Capozzoli, volata di Muccioli), per poi dilagare nel nono inning, con una serie incredibile di valide (7, di cui 5 consecutive) che fissano il punteggio sul 13-0.
Più equilibrata, almeno nella prima parte, la seconda partita. Il Belvedere costruisce subito il vantaggio con Olei, che batte valido e segna su errore, ma le mazze riccionesi non sono continue come al mattino, e si arriva al quarto inning sempre sull’1-0, con Biondi che controlla agevolmente il line-up abruzzese. Il pareggio dei padroni di casa arriva con due valide interne (1-1), ma è la molla che fa scattare in avanti il Belvedere. Al quinto è una valida di Rossi a regalare ai riccionesi un vantaggio (3-1) che sarà definitivo, al sesto il Belvedere allunga (6-1) con tre valide: Capozzoli, Forcellini e un singolo che frutta due punti di Albini. Dopo un inning di tregua è l’ottavo inning quello che chiude la partita: ancora una pioggia di valide (cinque, tra cui il doppio del solito Capozzoli), un paio di base ball, e il punteggio si dilata fino al 15-1. Il Teramo non riesce a reagire su Chiaruzzi, subentrato a Biondi in pedana, e la conclusione arriva con un inning di anticipo.
La trasferta di Teramo restituisce quindi un Belvedere “in palla”, anche se i riccionesi devono già fermarsi per il turno di riposo. Si torna in campo allo stadio “Andrea Neri” il 14 maggio, nel big match con il Cupramontana. Per l’occasione si torna a giocare di sabato (15.30 e 20.30).
Risultati della quarta giornata:
Teramo-Belvedere Riccione 0-13, 1-15 (8°)
Fano-Cupramontana e Chieti-Porto Sant’Elpido rinviate per impraticabilità del campo
Riposava il Pesaro
Classifica: Fano (2-0) 1000, Riccione (5-1) 833, Cupra e Chieti (3-3), Porto Sant’Elpidio (1-1) 500, Pesaro (1-3) 250, Teramo (1-5) 167.
Quinta giornata (sabato 7 maggio, ore 15.30 e 20.30):
Porto Sant’Elpidio-Fano
Cupra-Teramo
Pesaro-Chieti (domenica 8 maggio, ore 11 e 15.30)
Riposa il Riccione.
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