A 31 anni l’acuto che forse non si aspettava più e diventa snodo per dividere una buona carriera dall’eccellenza. E’ andato a segno Cristian Deville e non ha scelto una pista qualunque, ha scelto Kitzbuehel dove vincono solo i campioni e dove il tricolore sventola 17 anni dopo Alberto Tomba. Una seconda manche a prender rischi da pelle d’oca, del resto sbranare come una belva ogni centesimo pareva l’unica cosa da fare. Deville scatenato riscatta anche tutta la squadra azzurra, dagli sfortunatissimi Gross e Moellg ai quali si è rotto l’attacco di uno sci mentre filavano verso un parzialone, al Campione Olimpico Razzoli ancora a miscelare paure e talento che al saldo fanno un settimo posto. Dopo Deville l’austriaco Matt e il croato Kostelic. E ora tutto il fascino del notturno di Schladming. Male invece le donne a Kranjska Gora. Kirchgasser, Poutianinen e Zuzulova il podio. Azzurro sbiadito quasi bianco nel senso di bandiera. Decima la Curtoni, diciannovesima la Costazza, fuori Moellg e Brignone. C’era una volta la valanga rosa e oggi ci sono le briciole.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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