A livello di U20 è campione mondiale dei 100 metri, tra i grandi invece Noah Lyles raddoppia e brilla nei 200. A Eugene, il velocista americano si prende la scena della Diamond League vincendo con un ottimo 19” 69, che gli vale il record stagionale – diviso con Munyai – e l'11° tempo di sempre. Il talentino a stelle e strisce è l'unico a scendere sotto i 20” e precede il trinidadiano Richards – bronzo iridato a Londra – e il canadese Brown.
Record stagionale – ma in questo caso tutt'altro che sorprendente – anche per Shaunae Miller Uibo, che nei 400 donne strapazza tutte e taglia il traguardo in solitaria. 49” 52 il crono della bahamense campionessa olimpica, dietro di lei le americane Francis e Wimbley.
Fuori dalle corse, ci sono due primati del meeting dell'Oregon. Nel lancio del giavellotto maschile, si replica la tripletta tedesca di Doha, con lo stesso ordine: il colpo da primato è l'89.88 di Thomas Rohler, seguono Vetter e Hofmann. Nel salto con l'asta femminile invece l'americana Jenn Suhr entra nella storia del meeting con la misura di 4.85. La stessa della giovane neozelandese McCartney, che però rispetto a lei ha messo insieme più errori. Entrambe hanno superato l'ultimo scoglio al primo tentativo, fallendo però lo sbarco a 4.90. Sul podio con loro l'americana Morris.
Nei 100 metri donne è doppietta della Costa d'Avorio, come ai mondiali indoor di Birmingham: Ta Lou corre in 10”88 e la spunta per due centesimi su Ahoure, alla quale non basta il season best. Segue la campionessa olimpica, la giamaicana Thompson, ancora in fase di rodaggio. Nelle lunghe distanze, secondo colpaccio di fila del kenyano Cheruiyot, che come a Shanghai fa suo il Bowerman Mile con 3' 49” 87: messi in fila due campioni iridati, l'etiope Tefera e il connazionale Manangoi. Etiopia vincente invece nelle 2 miglia grazie al 18enne Barega: 8' 20” 01 il tempo con cui supera d'un soffio l'americano - e argento olimpico – Chelimo, terzo il barahinita Balew.
RM
Record stagionale – ma in questo caso tutt'altro che sorprendente – anche per Shaunae Miller Uibo, che nei 400 donne strapazza tutte e taglia il traguardo in solitaria. 49” 52 il crono della bahamense campionessa olimpica, dietro di lei le americane Francis e Wimbley.
Fuori dalle corse, ci sono due primati del meeting dell'Oregon. Nel lancio del giavellotto maschile, si replica la tripletta tedesca di Doha, con lo stesso ordine: il colpo da primato è l'89.88 di Thomas Rohler, seguono Vetter e Hofmann. Nel salto con l'asta femminile invece l'americana Jenn Suhr entra nella storia del meeting con la misura di 4.85. La stessa della giovane neozelandese McCartney, che però rispetto a lei ha messo insieme più errori. Entrambe hanno superato l'ultimo scoglio al primo tentativo, fallendo però lo sbarco a 4.90. Sul podio con loro l'americana Morris.
Nei 100 metri donne è doppietta della Costa d'Avorio, come ai mondiali indoor di Birmingham: Ta Lou corre in 10”88 e la spunta per due centesimi su Ahoure, alla quale non basta il season best. Segue la campionessa olimpica, la giamaicana Thompson, ancora in fase di rodaggio. Nelle lunghe distanze, secondo colpaccio di fila del kenyano Cheruiyot, che come a Shanghai fa suo il Bowerman Mile con 3' 49” 87: messi in fila due campioni iridati, l'etiope Tefera e il connazionale Manangoi. Etiopia vincente invece nelle 2 miglia grazie al 18enne Barega: 8' 20” 01 il tempo con cui supera d'un soffio l'americano - e argento olimpico – Chelimo, terzo il barahinita Balew.
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